Una regola generale in chimica è questa:
Il simile scioglie il simile.
L'acqua è un solvente polare. Lo iodio è completamente apolare. Quindi non si scioglie in acqua ma in solventi apolari o parzialmente apolari.
Riguardo alla iodimetria/iodometria ti passo alcuni miei appunti: spero ti possano aiutare... CIAUUU
Iodimetria-Iodometria
METODO TEORICO-ESECUTIVO PER LA STANDARDIZZAZIONE DI UNA SOLUZIONE DI DICROMATO DI POTASSIO E DI UNA SOLUZIONE DI IODIO.
1.PRINCIPALI ASPETTI TEORICI DELL’ANALISI
Lo scopo principale della tecnica iodimetrica è determinare le specie chimiche che vengono ossidate dallo iodio (iodimetria) o che riescono ad ossidare lo iodio (iodometria). Le specie chimiche che vengono ossidate dallo iodio possono essere titolate direttamente con soluzione standard di iodio (I2). Tutte le sostanze aventi un potenziale di riduzione inferiore a 0,536 V, come, ad esempio, SO32-, H2S, Sn2+, S2O32-, vengono determinate mediante il metodo iodimetrico. Le specie chimiche con potenziale di riduzione superiore a 0,536 V ossidano I- a I2. La quantità di I2 liberato viene retrotitolato con una soluzione standard di tiosolfato di sodio (Na2S2O3). Attraverso il metodo iodometrico si possono analizzare sostanze come BrO3-, MnO4-, Ce4+, Cu2+.
Tutto il metodo si basa sulla seguente semireazione:
I3- + 2 e- -----> 3 I-
Questo metodo si effettua in ambiente acido, perché la semireazione sopra indicata avviene solo a pH inferiori a 8. In una soluzione più basica si ha la formazione dello ione IO3-, che falsa i risultati delle titolazioni.
Nella prima applicazione di questo metodo andremo a determinare semplicemente il titolo delle soluzioni di iodio e di tiosolfato di sodio.
La standardizzazione del tiosolfato si ottiene mediante titolazione diretta con una soluzione standard, il dicromato di potassio (K2Cr2O7), secondo le reazioni:
Cr2O72- + 6 I- + 14 H+ -------> 2 Cr3+ + 3 I2 + 7 H2O
2 S2O32- + I2 ------> S4O62- + 2 I-
Nella soluzione viene aggiunto I- in eccesso sottoforma di KI, in modo da avere la formazione dello iodio (I2), che sarà titolato con la soluzione di tiosolfato di sodio, sapendo che la quantità di iodio liberato è uguale alla quantità di dicromato presente in soluzione.
La standardizzazione della soluzione di iodio viene fatta mediante titolazione con la soluzione di tiosolfato standardizzata, come è stato appena descritto.
La preparazione delle due soluzioni presenta alcuni problemi. Innanzitutto entrambe le soluzioni devono essere filtrate con lana di vetro, prime della determinazione del titolo, per eliminare eventuali impurità. Inoltre bisogna tener presente che lo iodio è una sostanza sublimabile (passa velocemente dallo stato solido allo stato aeriforme), perciò è bene operare in maniera veloce. La soluzione di tiosolfato, invece, presenta alcuni problemi quando è stata preparata da molto tempo. Uno dei problemi è la formazione dell’acido tiosolforico (H2S203) dalla reazione del tiosolfato con l’acido carbonico (H2C2O4) presente nell’acqua. L’acido tiosolforico reagisce con lo iodio, partecipando alla titolazione e alterando i valori finali. Nel tiosolfato, inoltre, è consigliato aggiungere una quantità di borace, che contrasta la crescita microbica nella soluzione di solfobatteri, anche questi in grado di modificare il titolo della soluzione e, quindi, di alterare i valori finali.
L’indicatore utilizzato per questo metodo analitico è la salda d’amido. Esso è costituito da una soluzione colloidale di amido solubile, il cui componente principale è il beta-amilosio. Questa sostanza forma con I2 un complesso di adsorbimento di colore blu, mentre l’indicatore libero è incolore. Anche nella preparazione dell’indicatore si aggiunge una quantità di acido salicilico, per evitare la formazione di eventuali organismi microscopici, quali le muffe.