LA VITA
Giuseppe Parini nasce vicino a Como nel 1729, da una famiglia di modesta condizioni economiche . Grazie ad un lascito di una prozia, può andare a Milano a proseguire gli studi ma, lo racconta egli stesso nella sua vita, poiché ritiene l'insegnamento antiquato e i metodi insopportabili, si impegna in modo irregolare e preferisce dedicarsi per conto suo alla lettura degli autori classici . Dopo essere diventato sacerdote per necessità più che per vocazione, fa il precettore in case di nobili e intanto lavora alle sue opere nelle quali diffonde le idee umanitarie ed egualitarie dell'illuminismo . Nel 1768 è nominato direttore del giornale GAZZETTA di MILANO poi per molti anni insegna belle lettere nelle scuole, ed infine diventa soprintendente delle scuole pubbliche . Quando nel 1796 le truppe di Napoleone Bonaparte occupano Milano e cacciano gli austriaci Parini collabora al nuovo governo della città ma poi l'incarico gli viene tolto perché le sue posizioni sono considerate poco rivoluzionarie . Muore nel 1799 poco dopo il ritorno degli austriaci a Milano.
L'origine sociale del Parini è popolare e contadina, ma la formazione culturale è aristocratica. Forte infatti è il suo rapporto con l'Arcadia e il recupero stilistico del Petrarca e del classicismo cinquecentesco, coi quali egli cercava di non smarrire la tradizione letteraria italiana di fronte al prorompere dei nuovi ideali illuministici e rivoluzionari. Inoltre la sua critica alla moralità dominante della nobiltà non mette in discussione in modo politico la gerarchia delle classi e dei ceti. Per il Parini l'aristocrazia conserva ancora la possibilità di svolgere una grande funzione sociale. La nobiltà cioè ha la possibilità di autoriformarsi. Essa è odiata per la sua vanità, ma è ammirata per la sua eleganza e compostezza: molte volte il poeta renderà omaggio alle figure femminili di questo ceto.
La poesia del Parini si pone il compito civile (didascalico) di educare gli uomini all'uguaglianza sociale(Lo scrittore utilizza uno stile classico cercando attraverso la sua opera di educare divertendo . Utilizza a questo scopo l'ironia e l'iperbole molto presenti nel poema IL GIORNO.Chi legge Parini capisce subito che i periodi sono tutti da ricostruire per la presenza dell'anastrofe e dell'iperbato con il soggetto quasi sempre nella fase finale del periodo.Per meglio spiegare le cose utilizza il ricorso alle favole come nell'opera IL GIORNO per far capire il comportamento e i modi di agire dei nobili.). La funzione della poesia è quella di rispecchiare la realtà, la natura, offrendo sensazioni e stimoli alla riflessione, per far acquisire la virtù umana e civile. Questa sua preoccupazione etica-pedagogica, lo rende più moralista che poeta, più un educatore ai valori morali e civili che un politico (s'intendono i valori di sobrietà, costumi semplici, laboriosità, onestà, moderazione, garbata ironia...). La vera alternativa ch'egli pone alla vita aristocratica decadente è la semplicità della vita contadina. Ne La vita rustica Parini guarda la campagna come un luogo di lavoro, ove uomini concreti, reali, faticano per il bene di tutta la collettività. Naturalmente il Parini non vede nelle campagne le contraddizioni socioeconomiche del suo tempo: per lui tutte le contraddizioni possono essere risolte con la buona volontà delle autorità. Di tutte le tematiche illuministiche, Parini rifiuterà sempre gli sviluppi verso il sensismo-materialismo-ateismo, nonché l'importanza attribuita alla scienza. Accoglierà invece la fiducia nella ragione: strumento primario di ricerca della verità, per vincere i pregiudizi del passato.
LE OPERE
Le sue prime opere sono poesie che si richiamano ai principi dell'Arcadia; le opere successive risentono tutte della cultura illuministica: "Il dialogo sopra la nobiltà", "Le odi" e "Il giorno" Nelle Odi , che sono 19 , il poeta realizza ciò che ritiene il compito della poesia: insegnare educare a sentimenti nobili, consolare e dilettare. Perciò le Odi affrontano problemi sociali quali le condizioni igieniche di Milano la necessità della vaccinazione antivaiolosa l'abolizione della tortura, il rispetto civile e l'amore per il prossimo il miglioramento dell'agricoltura attraverso l'introduzione di nuove tecniche .
IL GIORNO
Il capolavoro di Parini è il poema il giorno diviso in quattro parti: il mattino, il mezzogiorno il vespro e la notte . Le prime due parti sono pubblicate rispettivamente nel 1763 e 1765, alle altre il poeta lavora fino alla morte lasciandole incompiute. Nel Giorno il poeta immagina di essere precettore di un giovane nobile e di insegnargli minuziosamente cosa deve fare durante il giorno per diventare un degno rappresentante della propria classe sociale . Il poema , in realtà , è una satira di forte impegno morale contro l'aristocrazia: cioè Parini non intende scrivere un galateo di comportamento per i nobili ma condannare la loro vita oziosa, inutile, egoista e corrotta( Il Giovin Signore si