Duomo di Milano è l'opera più importante dell'architettura gotica in Italia. In marmo bianco la costruzione maestosa si estende su una lunghezza di più di 157 metri. Con le sue cinque braccia è sopraffacente di grandezza. La luce attraversa le bellissime finestre di vetro colorate ed illumina l'interno.Il Duomo di Milano fu iniziata nell'anno 1386 e sperimentò numerosi architetti. La facciata, iniziata dall'anno 1567, fu costruita nello stile classico-barocco. Nell'anno 1805 furono conclusi i lavori di facciata, mentre continuarono le creazioni delle piccole e piccolissime torri per tutto il novecento. Per il lungo periodo di costruzione vari stili influenzarono l'estetica dell'opera.
duomo di orvieto
L'architettura del Duomo di Orvieto sfugge ad ogni definizione semplicistica - specialmente se ridotta alla sintetica aggettivazione di 'romanica' o 'gotica' e, anche affermazioni quali «il Duomo sorse secondo un piano nettamente romanico» o che «appare, sotto molteplici aspetti, l'antitesi del gotico” sarebbero in ogni caso fuorvianti. Una fase iniziale può essere collocata tra il 1284 - anno in cui compare il primo documento che si riferisce alla costruzione del duomo - ed il 1330 - anno 'della morte di Lorenzo Maitani.Il giorno della cerimonia ufficiale di posa della prima pietra - 13 novembre 1290, S. Brizio - il papa Nicolò IV con la corte scese nel profondo scavo delle fondamenta tra due ali di popolo e sotto gli occhi delle autorità cittadine e dei signori di tutto lo Stato, la cui presenza stava anche a testimoniare un impegno a trovare le ingenti risorse necessarie alla realizzazione dell' ambiziosa opera pubblica.
grande Cattedrale e in meno di un ventennio le navate e il transetto furono innalzati sovrapponendo quei filari bianchi (di travertino) e neri (di macinegno, la pietra basaltica usata già dagli etruschi per scolpire le macine) , il tutto senza soluzione di continuità e secondo un progetto originale il cui grande architetto resta sconosciuto.Certamente non sono mancate attribuzioni per questa opera eccezionale (nel senso che risulta anomala nel panorama dell'architettura occidentale) e la più insistente è quella che riconosce in Arnolfo il progettista o, almeno, l'ispiratore del progetto, data anche la sua frequentazione della corte papale presente a Orvieto in quegli anni, ma allo stato delle conoscenze attuali sembra proprio che il 'Maestro del duomo di Orvieto' non possa avere un nome.
All'innalzamento dell' edificio in filari di travertino e pietra basaltica, rispettivamente bianchi e neri, contribuirono maestranze romane, toscane, lombarde, francesi, tedesche e inglesi e in un tempo record per l'epoca, in 18 anni, le strutture dalle fondamenta giunsero al tetto nelle dimensioni attuali, ad eccezione dell' abside quadrata e delle due cappelle poste all'estremità dei lati corti del transetto. Era questo lo stadio di avanzamento dei lavori, quando nel 1310 ne assunse la direzione Lorenzo Maitani