Domanda:
mi sapete dire qualcosa sull'islanda??
paola
2010-05-25 09:51:01 UTC
domani dv essere interrogata sull'islanda ma so poche ks.....xk nel libro c'e scritto poko io dv prendere 7 ma se diko solo qll k c'e scritto nel libro mi da 6.....ditemi qulkosa??
Sei risposte:
Francesco
2010-05-25 09:52:30 UTC
fa freddo

la capitale ha un nome lungo e strano

c'é un vulcano cattivo
_Guard1an_
2010-05-25 16:55:18 UTC
L' Islanda è una nazione insulare dell'Europa settentrionale, nell'Oceano Atlantico settentrionale, situata tra la Groenlandia (200km) e la Gran Bretagna, a nordovest delle Isole Fær Øer. Nell'aprile 2008 la sua popolazione era di 320.169 abitanti: ciò la rende (escludendo i microstati), il paese europeo meno popolato; la capitale è la città di Reykjavík.

Collocata sulla dorsale medio atlantica, l'Islanda presenta una forte attività vulcanica e geotermica, che ne caratterizza il paesaggio. L'interno consiste principalmente di un altopiano sabbioso desertico, montagne e ghiacciai, da cui molti fiumi glaciali scorrono verso il mare attraverso le pianure. Grazie alla corrente del Golfo, l'Islanda ha un clima temperato, relativamente alla sua latitudine, che ne consente l'abitabilità.

Nel 1397 l'Unione di Kalmar (Norvegia, Svezia, Danimarca), portò l'Islanda, quale provincia norvegese, sotto il dominio danese. Tutti i beni della chiesa furono requisiti dalla Stato danese con la riforma del 1550. La fine del XVI secolo vide una forte carestia, provocata da quattro freddissimi inverni consecutivi, che portò alla morte di oltre 9.000 persone. Monopoli commerciali bloccarono a lungo lo sviluppo dell'isola.



Nel 1552 la popolazione islandese dovette seguire (su ordine del regno danese) la Riforma protestante. Tuttora la maggioranza degli islandesi è di confessione evangelica. Il XVII e il XVIII secolo, portarono numerosi disastri naturali. Nel 1636 il vulcano Hekla eruttò per sette mesi consecutivi, eruzione che si ripeté nel 1693. Ancora eruzioni nel 1660 e nel 1755 da parte del Katla. Nel 1727 esplode l'Öræfi e nel 1783 il Lakagígar eruttò per dieci mesi consecutivi. A causa di ciò, si diffuse una nube velenosa che distrusse pascoli e colture, provocando una carestia che ridusse negli anni successivi la popolazione del 20%.

La pace di Kiel nel 1814 confermò ulteriormente la sovranità danese sull'Islanda. Il 1 dicembre 1918 venne fondato il Regno d'Islanda, che consentiva all'isola l'autonomia dalla Danimarca, ma sempre in unione personale con la corona danese.



Clima

Questo proverbio islandese sintetizza la caratteristica più evidente del clima dell'isola: l'estrema variabilità. L'Islanda si trova in una zona di forti contrasti termici sia atmosferici (tra i tiepidi venti sudoccidentali e quelli freddissimi che scendono dalla Groenlandia) che marini (tra la calda Corrente del Golfo e quella fredda proveniente dal continente nordamericano, Groenlandia compresa). Tale situazione di contrasto genera intorno all'isola una zona di bassa pressione quasi permanente, che è stata battezzata "Depressione d'Islanda". Essa influenza il clima dell'isola più di ogni altro fattore, determinando un'estrema variabilità della forza dei venti, della loro direzione e dell'umidità delle masse d'aria. Di conseguenza, in Islanda, repentini passaggi dalla pioggia al bel tempo e di nuovo al maltempo sono la regola anziché l'eccezione. Non sono inoltre rare violente tempeste.

Relativamente alla latitudine (63-66° N) e nonostante le sue propaggini settentrionali sfiorino il circolo polare artico, l'inverno dell’Islanda non è eccessivamente freddo, soprattutto per l’influenza (come detto) di parte della Corrente del Golfo, che sfiora l'isola sui suoi versanti meridionale e sudoccidentale. L’estate invece è molto breve e fresca (massime di luglio a Reykjavík sui 13° e minime sui 7°). Il record caldo della capitale è 24,8°[4], mentre quello assoluto islandese è 30,5°[5] (piuttosto alto, ma si deve tener conto del calore cittadino che, anche in centri abitati spaziosi come quelli dell'isola, mantiene le temperature almeno sui 2-3° al di sopra delle aree extraurbane). In genere nei giorni più caldi (a luglio) si superano di poco i 20°[5], ed è considerata già una notevole ondata di caldo, mentre durante la notte è rarissimo non scendere sotto i 10°[senza fonte]. All’interno (per via dell'altitudine) e a nordovest (a causa di una maggiore influenza della corrente fredda proveniente dalla Groenlandia) il clima è quindi molto più rigido e manca una vera e propria estate. I ghiacciai occupano l'11% dell'isola e si trovano anche ad altitudini collinari (lingue si spingono quasi fino al mare, anche a 50 m s.l.m.), e in zone ombrose gelo e neve rimangono tutto l'anno. Le piogge, dipendenti in massima parte dalla direzione del vento, ammontano a circa 1000-1600 mm annui lungo le coste meridionali e orientali, a 700-1000 mm all'interno dell'isola, a 800 mm a Reykjavík e a 400-600 mm a nord e nordest[6]. La parte con precipitazioni più basse dell'isola si trova a nord dell'enorme ghiacciaio Vatnajökull dove esse sono inferiori a 400 mm[6]. Le nevicate possono accadere anche a inizio giugno e fine agosto nell'entroterra.
anonymous
2010-05-25 16:54:59 UTC
L'Islanda è una nazione insulare dell'Europa settentrionale, nell'Oceano Atlantico settentrionale, situata tra la Groenlandia (200km) e la Gran Bretagna, a nordovest delle Isole Fær Øer. Nell'aprile 2008 la sua popolazione era di 320.169 abitanti: ciò la rende (escludendo i microstati), il paese europeo meno popolato; la capitale è la città di Reykjavík.Collocata sulla dorsale medio atlantica, l'Islanda presenta una forte attività vulcanica e geotermica, che ne caratterizza il paesaggio. L'interno consiste principalmente di un altopiano sabbioso desertico, montagne e ghiacciai, da cui molti fiumi glaciali scorrono verso il mare attraverso le pianure. Grazie alla corrente del Golfo, l'Islanda ha un clima temperato, relativamente alla sua latitudine, che ne consente l'abitabilità.Nel nord ovest si trova uno degli ultimi territori selvaggi d'Europa con molti uccelli e renne (importate dalla Norvegia, ma allo stato brado).Pulcinella di mareTra gli uccelli è degno di menzione la pulcinella di mare (Fratercula arctica), considerato una sorta di simbolo animale dell'isola. Sull'isola si trova pure la volpe polare. Il Mink/ Visone (un predatore) è fuggito da allevamenti per pellicce e non ha nemici naturali. Il cavallo islandese è una razza con un trotto (Tölt) veloce, sicuro e comodo per la cavalcata. È vietata l'importazione di cavalli in quanto si teme l'introduzione di malattie equine e la minaccia alla purezza della razza del cavallo islandese. L'Islanda è stata da sempre un'isola di pastorizia. Gli ovini (prevalentemente della razza Round-Up Réttir) godono come pure i cavalli di molta libertà e possono approfittare di ampi pascoli, dai quali vengono richiamati solo in autunno. Nel 1986, è stata vietata la caccia alle balene. Posti importanti per l'avifauna sono la penisola Látrabjarg, il lago Mývatn, le isole Vestmannaeyjar.

La forte crisi economica globale del 2008 ha portato l'Islanda al crack finanziario: prima di questi eventi l'economia islandese era piccola ma ben sviluppata, con un PIL stimato sui 10 miliardi di dollari nel 2005 (e un reddito procapite di 52.764 $, uno tra i più alti del pianeta).L'industria agricola islandese è ostacolata dal clima; principalmente consiste nella coltivazione di patate e verdure (in serre), allevamento di pecore e pesca.L'Islanda è altamente dipendente dall'industria peschereccia, la quale fornisce il 70% delle esportazioni del paese e sfrutta il 4% della forza lavoro. Il paese ha poche risorse minerarie: in passato venivano sfruttati giacimenti di zolfo e la diatomite veniva estratta dai depositi del lago Mývatn. Per ragioni ambientali i depositi sono stati chiusi. L'Islanda offre anche un grande apparato industriale, attivo in vari settori ma soprattutto sul settore del pesce e della metallurgia.Sono presenti nel Paese alcune realtà produttive di eccellenza in settori ad alta tecnologia: ad esempio le famose protesi in fibra di carbonio del corridore Oscar Pistorius sono prodotte da un'azienda islandese, la Ossur Bionics.In seguito alla crisi finanziaria ed economica la disoccupazione è passata dal minimo storico dell'1% nel 2008 all'8,2% del Febbraio 2009.

La flora islandese ha alcune specie endemiche. I lupini, con una caratteristica fioritura violetta in giugno, vennero introdotti dopo la seconda guerra mondiale. Si fa notare l'assenza di boschi. Al momento della colonizzazione la situazione era differente, ma in seguito alla costruzione navale, alla forte presenza di pecore e all'edilizia il disboscamento nel corso dei secoli è stato praticamente totale. Attualmente ci sono sforzi per il rimboschimento. Gli effetti di questa riforestazione possono essere ammirati in alcuni siti della parte settentrionale dell'isola. In Islanda ci sono tre parchi nazionali. A causa del clima la vegetazione non è molto sviluppata, si riduce a muschi, prati e piccoli boschi. Le zone boscose islandesi sono ricchissime di funghi, la gran parte dei quali commestibili. Porcini e altri funghi del genere Boletus, di buona qualità anche se meno saporiti rispetto a quelli alpini, si possono trovare con grande facilità anche ai bordi di strade e sentieri.
°TheMind°
2010-05-25 16:54:15 UTC
mmm puoi parlare dei geiser, cioè dei fenomeni naturali di acqua calda k viene spruzzata dalla terra e dal ghiaccio, puoi concentrarti sulla sua capitale, reychiavik oppure k ne so, parla della temperatura sfavorevole, o dei rapporti turistici k puo avere in qnto vicina, cn la groenlandia.... ecc...ecc
?
2010-05-25 16:52:55 UTC
tutto puzza di piedi
James
2010-05-25 16:51:57 UTC
è fredda


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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