Domanda:
Chi mi aiuta a fare una rierca su "la Moldava"?
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2010-03-02 11:38:07 UTC
"La Moldava" che è un'opera di Smetana!
Cinque risposte:
antonella
2010-03-02 11:46:44 UTC
La Moldava", scritta da Bedrich Smetana, é un poema sinfonico. Composizione dell' Ottocento, si ispira ad un testo poetico, ad aspetti della natura e a immagini pittoriche. E' il più celebre dei sei poemi sinfonici con cui Smetana descrive la sua terra e il fiume Moldava, che segue in tutto il suo percorso, dalla sorgente alla foce il pezzo è caratterizzato da una struttura molto libera, adatta allo scopo descrittivo che Smetana si proponeva. Smetana descrive il corso del fiume nazionale boemo, la Moldava. Le scene descritte sono le seguenti:

- la sorgente

- il cammino del fiume (melodia-ritornello)

- la caccia nei boschi

- la festa di nozze dei contadini

- la pianura di notte

- le cascate

- l'attraversamento trionfale di Praga

- l'addio.



La melodia-ritornello, che ha reso celebre questo poema sinfonico, è tratta da un antico canto dei pellegrini: essa dunque richiama in se stessa e nella sua tradizione l'idea di cammino o di pellegrinaggio: l'uomo come homo viator. È abbastanza evidente quindi che il cammino del fiume è una metafora del cammino dell'uomo. È un cammino pieno di speranza, orientato verso un grande orizzonte. E tutto ciò che si attraversa in questo cammino acquista significato solo guardando a questo grande orizzonte.



Anzitutto il mistero della sorgente. Uno zampillare di vita che emerge dalle profondità della madre-terra o patria (termine molto caro all'autore): non c'è cosa più evidente infatti che non ci diamo l'essere noi, ma lo riceviamo, in continuazione, anche in questo medesimo istante, come un fiume che riceve continuamente la sua acqua da altro. L'osservazione della realtà deve quindi portarci anzitutto a guardare questo fatto: senza questa osservazione si può equivocare tutto il resto.



La caccia nei boschi è in realtà un aumento dello stupore: i corni imitano l'abbaiare dei cani, i richiami tra i cacciatori, la misteriosa profondità dei boschi. Metafora forse della necessità di affrontare le situazioni e i problemi dell'esistenza, con creatività e astuzia.



La festa di nozze dei contadini è un'espressione felice della bellezza della vita condivisa con gli altri, cioè della vita di un popolo: tutti insieme dentro la danza misteriosa della vita.



La pianura di notte è un momento di silenzio e di struggimento: il fiume attraversa silenziosamente la pianura mentre gli uomini si riposano dalle loro fatiche e ripensano ai grandi desideri che portano nel cuore. È il desiderio di qualcosa di grande che continuamente riemerge.



Le cascate sono come un momento di lotta: la vita come combattimento drammatico, come affronto coraggioso di situazioni difficili, di ostacoli, di impedimenti. Ed il ritornello arriva trionfalmente a descrivere l'ingresso del fiume in Praga, la "città dorata": la festa si ripresenta e sembra quasi di assistere alla conclusione del viaggio del fiume.



Ma la conclusione vera e propria è un misterioso addio. Può essere il semplice allontanamento del fiume dalla città, come un nostalgico addio alla vita (e così lo interpreta Friksai); ma può essere anche la descrizione dell'arrivo del fiume al mare e il suo immergersi dentro la profondità del mare medesimo, come un'immagine del destino infinito cui misteriosamente la vita giunge. Qualunque sia l'interpretazione corretta, rimane la suggestione finale di un mistero. E l'osservazione della realtà porta proprio ad incontrarsi con questo mistero.



Val la pena ricordare qui quello che scriveva Jacopone da Todi: "Amore, amore, grida tutto il mondo, amore, amore, omne cosa conclama"; è l'indicazione del Destino ultimo come il destino di amore che si compie in quel "regno celesto, che compie omne festo che'l core ha bramato".



FERENC FRIKSAI: OSSERVANDO LA REALTÀ

VIDEO DA ACQUISTARE

Il grande direttore di orchestra, morto nel 1964 a soli 49 anni, nel 1960 già minato dal male dirige per l'ultima volta un'orchestra, accettando che le telecamere della televisione tedesca riprendano le prove e l'esecuzione conclusiva del concerto. Il brano scelto è La Moldava di Smetana.

È commovente vedere come Friksai guarda alla vita con stupore, ammirazione, affezione, nostalgia. Il suo sguardo si spinge sulla realtà descritta dalla musica di Smetana fino a coglierne i particolari apparentemente secondari. È un esempio di "osservazione intera, appassionata, insistente del fatto, dell'avvenimento reale" (L. Giussani, Scuola di religione, ed. SEI, Torino 1999, p. 470).

Ciò gli permette di arrivare ad affermare la bellezza della vita, nonostante la prova della malattia.

È interessante vedere anche come i membri dell'orchestra lo seguono e imparano da lui. Nell'esecuzione conclusiva si avvertono chiaramente gli insegnamenti del direttore fedelmente appresi dagli orchestrali: seguendo un maestro si sono addentrati più profondamente nel reale. Ed è commovente osservare il volto del direttore durante la medesima esecuzione conclusiva: esempio di serietà e decisione nel seguire la realtà nella sua profondità.
anonymous
2010-03-02 11:45:20 UTC
LA MOLDAVA

L’uomo, da sempre, in tutte le espressioni artistiche che conosce ha preso come soggetto delle sue opere gli elementi che gli offre la natura, come l’acqua.

L’acqua è un liquido trasparente, che non ha né colore, né odore, né sapore.

Questa è una semplice definizione che si può trovare in un qualsiasi dizionario.

Ma l’acqua è molto di più.

L’acqua è vita.

Tutto nasce, cresce, vive se c’è l’acqua... muore se non c’è.

Questo semplice liquido al quale a volte non diamo l’importanza che gli spetta è indispensabile per la nostra sopravvivenza.



LA MOLDAVA ed è di Smetana.Bedrich Smetana è nato a Litomysl il 2 marzo 1824, e morto il 12 maggio 1884.

Aveva 60 anni. Precocissimo, violinista e pianista, compì i suoi studi a Praga e dal 1844 al ’47 trovò finalmente una

sistemazione come insegnante. Nel 1848 aprì a Praga una scuola musicale, ma la sua partecipazione ai moti rivoluzionari lo mise in cattiva luce presso le autorità, fu comunque in grado di guadagnare qualcosa insegnando privatamente e suonando

regolarmente presso l’imperatore Ferdinando. Nel 1849 sposò Caterina Colarova. in Svezia ebbe l’occasione di migliorare la sua situazione perché era molto richiesto come pianista, insegnante e direttore d’orchestra.

Ispirato dall’esempio di Liszt compose le sue prime opere sinfoniche. Tra le opere più importanti ricordiamo: IN BRANDEBURGO IN BOEMIA, LE DUE VEDOVE E LA MOLDAVA(VLTAVA), un ritratto del fiume che scorre attraverso Praga.

Smetana è considerato il “padre della musica boema ”, in quanto diede alla sua gente una nuova identità musicale, trattando i soggetti nazionali in maniera originale; nelle sue sinfonie rappresenta le leggende, la storia e i personaggi del suo paese, accompagnandoli con uno stile essenzialmente drammatico.



BEDRICH SMETANA Ascoltando questo brano, si possono avere mole sensazioni diverse ad esempio possiamo immaginare che sia un continuo cambiamento di stagioni, oppure una vita che nasce e in fine muore. Però alla fine questo poema sinfonico: LA MOLDAVA, sta ad indicare: “il fiume Moldava che nasce da due sorgenti, gorgoglia gaio tra le pietre e luccica al sole, si allarga e le sue rive echeggiano di richiami di caccia e di danze paesane. Chiaro di luna, danze delle ninfe. Eccolo giunto alla rapida di S. Giovanni, sulle cui rocce le sue onde si infrangono spumeggiando: di là la Moldava scorre ora largamente verso Praga, dove le rende omaggio l’antica e onorabile Vysehrad.” Questo poema sinfonico, l’unico in cui lo stesso autore abbia dato nel corso della partitura le indicazioni relative alla “ trama” del programma, è a ragione il più popolare del maestro ceco.



Esso traduce mirabilmente in suoni le sensazioni a cui si ispira: su un caratteristico movimento ondulatorio degli strumenti dell’accampamento, le idee melodiche si susseguono liberamente prendendo corpo gradatamente e riproducendo con grande effetto l’idea poetica del fiume che a poco a poco si ingrandisce, si infrange contro le rocce e in fine scorre maestoso tra le ubertose campagne della Cecoslovacchia, tra le solerte operosità e la letizia degli abitanti delle terre e delle città attraversate.





L’orchestra è trattata magistralmente, e le atmosfere evocate sono più che mai pregne di una spontanea gioia popolaresca, che a tratti si rifà chiaramente a movenze tratte dal focolare musicale.



Proviamo ora ad immaginare L’inquinamento che questo fiume incontra o incontrerà se non facciamo subito qualcosa per limitare l’inquinamento: i prati non sono più di quel verde brillante e acceso, non hanno più le farfalle che vanno di fiore in fiore raccogliendone il polline; no, ora i contadini arano quei campi ormai pieni di fertilizzanti , chimici o naturali, che non inquinano solo la terra, ma anche le falde acquifere; i boschi sono ormai pieni di spazzature: carte di giornali, vetro, pile, plastica…troviamo di tutto in questi boschi dove ormai gli uccellini non cantano più.







L' autore indica alcuni spunti della partitura che sono:

1 - Le sorgenti della Moldava.

2 - Caccia nel bosco.

3 - Nozze di contadini.

4 - Chiaro di luna.

5 - Rapide di San Giovanni.

6 - La Moldava nel suo corso largo.

7 - Motivo del Vyserhad.



- Le sorgenti della Moldava: la melodia prende vita dall' unione del suono di due flauti, di un clarinetto e degli archi. Il fiume si è formato ed ecco l'ampio e trascinante "tema della Moldava".



- Caccia nel bosco: mentre il fiume scorre nella foresta boema ecco risuonare i corni dei cacciatori.





- Nozze di contadini: si avvicina ad un piccolo villaggio e giungono le note di un motivo



folkloristico eseguito durante una festa di nozze. I fagotti, i clarinetti e gli strumenti ad arco tentano di imitare il suono campestre delle zampogne ed ese
anonymous
2016-12-18 01:16:40 UTC
Se vuoi andare a Città del Messico e ti serve un hotel ti linko qui di seguito il sito dove ho trovato quello in cui ho soggiornato , dopo qualche ricerca ho visto che ha i prezzi più convenienti https://tr.im/1SBd8

Città del Messico, la metropoli più antica dell’America, anticamente conosciuta come la "Città dei Palazzi", si trova nella regione dell’Altipiano Centrale ad un’altura di circa 2.240 ,protetta dai vulcani Popocatépetl e Iztaccíhuatl. Due sono le zone dichiarate Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO: il Centro Storico, caratterizzato da edifici storici e religiosi, ed il Parco Ecologico di Xochimilco, considerato da molti "la Venezia messicana" per i suoi bei canali, percorribili a bordo di una "trajinera" (curiosa imbarcazione di legno adornata con fiori)Inoltre offre una vasta scelta di musei interessanti che mi hanno davvero colpito dandomi la possibilità di conoscere civiltà veramente affascinanti.
?
2016-12-16 15:59:08 UTC
Se vuoi andare a Praga e ti serve un hotel ti linko qui di seguito il sito dove ho trovato quello in cui ho soggiornato , dopo qualche ricerca ho visto che ha i prezzi più convenienti https://tr.im/22gF2

Poche città possono vantare il fascino di Praga: Per i monumenti e la sua storia incredibile , per le atmosfere della sua città vecchia e del centro storico, protetto dall’Unesco; per le note che salgono dai violini dei musicisti sul ponte Carlo, che si lasciano ascoltare mentre lo sguardo corre in basso, verso Mal á Strana, l’incantevole “città piccola” sulla sponda sinistra della Moldava e ai piedi della collina del castello. Per le antiche dimore trasformate in locali suggestivi dove bere un bicchiere di birra ceca. Praga è una città Ricca di vita, arte, tradizione e possiede tutte le caratteristiche di una città che vale la pena visitare .Come prima cosa devi ricordare che la città è divisa in varie aeree,che racchiudono la città vecchia e la città nuova. Sono vicinissime tra di loro e una lunga e piacevole passeggiata vi permetterà di scoprire le bellezze di entrambe. Il cuore della città ceca è sicuramente la piazza dell'orologio. Famosissimo orologio astronomico che ogni ora incanta gli spettatori, turisti e non, con la sua melodia e il suo vero e proprio show.. La piazza è ricca di bancarelle che vendono oggetti tipici e piatti da gustare. Inoltre se ci andate dovete visitare la chiesa di San Nicola e quella di Tyn che sovrasta tutta la piazza. I vicoli sono pieni di negozietti tipici, luoghi dove perdersi tra le pietanza caratteristiche fino ad arrivare al famoso Ponte Carlo. Suggestivo, antico, è tante cose in una sola. Collega una parte della città vecchia all'altra.
Alessia
2010-03-02 11:46:01 UTC
io sinceramente nn ne ho mai sentito parlare cmq...vai a vedere qst sito

http://www.geometri-magistrali.mn.it/UserFiles/File/index/musica%20definitivo/MOLDAVA.htm

http://www.ips.it/scuola/concorso_99/acqua_1/moldava.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Bed%C5%99ich_Smetana

più di csì nn ti so proprio essere d'aiuto!!mi dispiace


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