Come si fa il vino
A tempo debito le uve vengono vendemmiate ed i grappoli deraspati e sottoposti a pigiatura soffice. Questa operazione una volta si eseguiva a piedi, oggi servono presse, magari in controllo di temperatura. Segue, nel caso di vini rossi, un periodo di macerazione sulle bucce, destinato all’ estrazione delle sostanze coloranti che daranno appunto colore al vino. I vini bianchi si ottengono spesso da uve a bacca rossa: per essi evidentemente non ha luogo l’ estrazione dei coloranti. A questo punto le bucce vengono separate dal mosto, che viene introdotto in grandi tini di legno od in recipienti di acciaio inossidabile, anch'essi spesso dotati di possibilità di controllo della temperatura.
Segue la fermentazione, etilica prima, rapida e tumultuosa, malolattica in seguito, più tranquilla. A questo punto in passato seguiva l'invecchiamento in botte. Oggi spesso questo è preceduto da un soggiorno in barrique. La barrique è una botticella (contenuto di 228 fino a 360 litri) in rovere francese (Allier, Tronchais o Limousin). Nel cuore della barrique si accende un fuoco, che abbrustolisce il legno senza bruciarlo. L'uso della barrique in Italia è relativamente recente e pareva persino una moda, ma non è così. Terminato il soggiorno in barrique, il vino viene trasferito a maturare in grandi botti generalmente di rovere.
Se il vino proviene da taglio è il momento di assemblare i diversi componenti, altrimenti si passa subito all'imbottigliamento ed alla chiusura delle bottiglie con tappo di sughero. Siccome il sughero è costoso e per giunta incomincia a scarseggiare, c'è chi lo sostituisce con una plastica speciale: il meno che si possa dire è che non è la stessa cosa. Il vino in bottiglia subisce ancora un affinamento per tempi molto variabili e questo è legato alle caratteristiche del tappo, che deve permettergli di "respirare".
L'insieme delle operazioni necessarie per trasformare l'uva in vino viene indicato col termine "vinificazione".
Tali operazioni consistono sinteticamente nella pigiatura o spremitura dell'uva con conseguente formazione del mosto, nell'eventuale macerazione (fase in cui le vinacce rimangono a contatto, per un periodo di tempo più o meno lungo, con la polpa), nella trasformazione del mosto in vino (fermentazione alcolica, processo chimico in cui l'azione dei lieviti provoca la trasformazione degli zuccheri in alcol e anidride carbonica), nella svinatura (separazione del vino dalle vinacce), nell'eventuale diminuzione dell'acidità (fermentazione malolattica, processo chimico in cui il verificarsi di determinate condizioni provoca la trasformazione dell'acido malico in acido lattico, consentendo così di ottenere un vino dal sapore meno acido e più armonico), e nel travaso del vino nei contenitori per l'eventuale affinamento e invecchiamento o direttamente per il consumo.