Domanda:
Giotto: Basilica Di San Francesco d'Assisi?
_^*SvEtY*^_
2009-02-12 01:23:17 UTC
ciao!qualcuno mi può fare una ricerca (anche schematizzata) sulla basilica di San Francesco d'Assisi nella quale ci devono essere i riferimenti all'epoca bizantina e le novità del gotico..inoltre se riuscite a farmi un approfondimento su una sola delle immagini di Giotto li presenti a vostra scelta mi aiutereste moltissimo!!per favore questo lavoro mi servirebbe entro venerdì sera, poichè lo devo portare sabato!!!!!!grazie a tutti e garantisco 10pt al migliore! ;)
Tre risposte:
anonymous
2009-02-12 02:06:00 UTC
L'esterno della basilica ha richiami evidenti al gotico francese nella cuspide della facciata, nello slancio, ma il tutto ha un carattere totalmente diverso dal gotico d’oltralpe anche se il portale bipartito può richiamare quello stile.

Le mensole orizzontali e soprattutto il rosone hanno un'aria decisamente italiana ed umbra che ci fa ripensare alla cattedrale di S. Rufino e di cui ne richiama gli elementi.

Il campanile inoltre è greve con un largo impianto che si alleggerisce con le cornici orizzontali divisorie e appena si rianima con profilature salienti, verticali, verso aperture molto alte.

Il coronamento propone l'orizzontalità e il senso della chiusura delle pareti sottolineano l'importanza delle superfici tutte colore in quella bella pietra del Subasio che si accende nelle ore della luce di rosa e s'imbianca fortemente sotto la luna.

Le finestre così misurate nella loro forma sono note di canto con le vetrate di colore, ma lasciano un largo spazio alla narrazione che cammina con l'uomo dentro la navata.

I contrafforti sono costituiti da pilastri cilindrici che si staccano quasi come rilievo plastico dalla superficie, piuttosto che riassumere la tensione verticale delle pareti, e si diversificano nel colore dall'insieme della costruzione.

Colore e linea dunque piuttosto che tensione o slancio acuto, nervoso, dinamico, sono i caratteri di tutta la basilica che si offre come un messaggio di spiritualità semplice, senza presupposti tecnici complicati o raziocini teologici, tomistici e francesi.

Infatti, anche nella parte posteriore della basilica gli archi rampanti non sono determinati dai giochi di scarico della basilica ma dal terreno scosceso dello sperone su cui si erge l'edificio all'estremo ovest della città. E il gioco di essi, da contemplarsi più in basso, non è che il gioco necessario per costruzioni che si sono aggiunte e affiancate alla Chiesa, con un impianto più allargato dei previsto progetto che si svilupperà poi nel pieno Rinascimento.

La Francia era presente ad Assisi attraverso il commercio delle stoffe e la cultura conventuale di altri ordini religiosi cistercensi che avevano percorso da Vercelli, Chiaravalle e Casamari le terre piemontesi, lombarde, laziali, toscane coi monaci di S. Bernardo. Tale stile architettonico si diffonde e diventa moda, ma una moda che nella Toscana e nell'Umbria ha un altro sapore e si adatta al carattere locale e ne riassume lo spirito umano, la semplicità e la chiarezza ed elimina dello stesso ogni virtuosismo. ogni acutezza, ogni forzatura.

In tal modo anche la struttura poligonale dell'abside si inserisce serenamente in questo discorso di colore e di misura serena ed umana.

Dio aleggia ovunque, è vicino all'uomo, cammina con lui per le strade del mondo per innalzare lo spirito sì, ma senza strappi violenti.

L'interno propone una sola navata a quattro campate di ampio respiro con largo transetto e abside poligonale

I pilastri che sostengono le volte si inseriscono quasi nella parete con le loro polistili linee ascendenti a fasci di colonnine su cui poggiano senza grossi sforzi i costoloni delle volte a crociera.

Le pareti, con un'ascendenza calma ed ampia, ad una certa altezza rientrano formando un ballatoio che corre lungo la navata e nella parete della facciata sale sopra il portale sottostante il rosone.

L'insieme architettonico crea un senso di luminosità, di colore, di serenità che contrasta fortemente con l'austerità della basilica inferiore.

Dal profondo dell'essere turbato dal peccato e dalle passioni nasce al contatto purificatore di Francesco questo respiro di liberazione e di gioia pura.

Se si vuoi capire lo spirito religioso e artistico di questa chiesa occorre tener presente che i francescani si dedicavano particolarmente l'istruzione religiosa del popolo minuto. Perciò essi, da bravi maestri, oltre alla parola parlata, usavano la parola dipinta. L'immagine visiva fu sempre uno strumento didattico efficacissimo, usato dalla Chiesa sia per i dotti che per i semplici i quali sono più colpiti dalle figure che dai discorsi. Ecco perchè le chiese dei Medio Evo e particolarmente quelle francescane e domenicane furono spesso ricoperte di pitture.

Al popolo, per lo più analfabeta, che non sapeva o non poteva leggere un testo scritto, veniva offerto un testo dipinto sulle pareti della Chiesa. La decorazione pittorica della chiesa francescana non aveva scopi ornativi, ma didattici, e perciò veniva chiamata la "Bibbia dei poveri". Vi si trovavano infatti descritti e rappresentati, per episodi salienti, tutti i testi della Rivelazione divina.

Il grandioso ciclo pittorico della basilica Superiore è il più unitario e logico che si conosca, e si presenta come un'opera storica e religiosa.

Tutto l'insieme della decorazione esprime, con ordine rigoroso ed evidente, l'unità e la finalità della Chiesa raffigurata concretamente nell'edificio della Basilica, costruita in forma di Croce, cioè sulla passione dell'Uomo? Dio.

Il centro della Ch
Veronica P
2009-02-12 10:24:07 UTC
Il 16 luglio del 1228 Francesco venne proclamato santo da papa Gregorio IX; il giorno dopo, 17 luglio, lo stesso Papa e frate Elia da Cortona, posero le prime pietre per la costruzione di quella imponente basilica, futuro scrigno dei resti mortali di Francesco e anche sede dell'Ordine appena nato,e venne finita nel 1253 da innocenzo IV.1500 la chiesa è stata ricostruita. Secondo la tradizione fu lo stesso Francesco ad indicare il luogo in cui voleva essere sepolto. La chiesa, che fu uno dei capisaldi della diffusione del gotico in Italia aveva molteplici finalità. In primo luogo era il luogo di sepoltura del fondatore dell'ordine, che già dopo due anni dalla sua morte veniva considerato una delle figure più significative della storia del Cristianesimo. Un secondo ordine di interessi era più strettamente legato al papato, che vedeva ormai nei francescani glialleati per rinsaldare i legami con i ceti più umili e popolari. Nel 1230 la salma di Francesco venne trasferita dalla chiesa di San Giorgio (futura basilica di Santa Chiara) per essere tumulata nella nuova basilica costruita in suo onore. Assisi divenne così, per tutti i pellegrini, una tappa fondamentale lungo il viaggio per Roma. Essendo il santo sepolto sotto l'altare maggiore in un luogo inaccessibile nei secoli, si perse memoria del punto preciso dove si trovava il suo corpo, che fu ritrovato nel XIX secolo, quando venne scavata una cripta.

La struttura abbastanza semplice che si intendeva dare all'inizio viene quasi subito modificata secondo linee più maestose, ispirandosi in parte all'architettura romanica lombarda, con nuove suggestioni gotiche legate agli edifici costruiti dall'ordine cistercense.

La basilica inferiore fu iniziata sotto la soprintendenza di frate Elia nel luglio del 1228. I lavori dovevano essere terminati nel 1230 quando vi fu traslato il corpo del santo deposto in un sarcofago sotto l'altare maggiore, dov'è tutt'ora conservato in una piccola cripta. Inoltre, ai quattro angoli della cripta, sono stati sistemati i corpi dei beati frati Angelo, Leone, Masseo e Rufino. Alle splendide decorazioni della basilica hanno collaborato i più illustri artisti del tempo da Giotto a Cimabue a Simone Martini.

Sempre nella basilica inferiore è situato un locale che ospita le reliquie di san Francesco, un piccolo ma significativo insieme di oggetti appartenuti al santo. La basilica inferiore ha la funzione di chiesa commemorativa. Appare ancora quasi romanica: è priva di elevazione, le crociere sono larghe, i costoloni hanno una sezione quadrangolare, i pilastri sono bassi e grossi per sostenere il grave peso della chiesa superiore. Ma che siamo ormai in un periodo gotico è reso palese dal forte distacco dei costoloni dalle vele,che fa risaltare l'ossatura in maniera più sentita che nel romanico.

La basilica superiore presenta una facciata semplice a "capanna". La parte alta è decorata con un grandioso rosone centrale, con ai lati i simboli degli Evangelisti in rilievo. La parte bassa è arricchita dal maestoso portale strombato. Sul lato sinistro della facciata è stata appoggiata , nel Seicento, la Loggia delle benedizioni dalla quale, in epoca passata, si mostrava il Velo santo della Madonna. Sullo stesso lato, poco dopo la costruzione della chiesa superiore, è stato innalzato il campanile, un tempo cuspidato. L'architettura interna mostra invece i caratteri più tipici del gotico italiano: archi a sesto acuto che attraversano la navata. Una certa somiglianza viene evidenziata con alcuni edifici francesi, come la cattedrale di Angers, che presenta affinità sia in alzato sia in pianta. La basilica superiore contiene la più completa raccolta di vetrate medievali d'Italia. Quelle della zona absidale sono attribuite ad artisti della Germania nord-orientale, mentre quelle del transetto e della navata sono in parte di francesi e in parte di una bottega nata nell'ambito dell'officina del Maestro di San Francesco. Quasi contemporaneamente alla fine dei lavori di costruzione della chiesa superiore, sarebbero iniziate anche le decorazioni ad affresco. La decorazione di entrambe le basiliche corrisponde ad una serie di programmi, ciascuno dei quali è stato pensato in vista di un piano decorativo integrale, finalizzato all'esaltazione della figura di san Francesco.

Lo straordinario risultato finale è dovuto al contributo essenziale di artisti di altissimo livello, le cui sperimentazioni hanno fatto, della basilica, uno dei luoghi più importanti per l'evoluzione dell'arte italiana ed europea tra il Duecento e il Trecento.

La fascia inferiore della navata della basilica superiore è occupata dal ciclo di affreschi più famoso, quello sulla Vita di san Francesco: 28 scene tratte dalla Legenda maior di san Bonaventura che, alla fine del XIII secolo, costituiva la biografia ufficiale del santo. Il Vasari riporta che gli affreschi furono terminati da Giotto, chiamato ad Assisi dopo il 1296. La paternità a Giotto di tutto il ciclo è contestata da molti stu
anonymous
2009-02-12 09:53:25 UTC
QUESTO è MOLTO SINTETIZZATOIl Santuario

Formato da due chiese sovrapposte, il Santuario Basilica di S. Francesco è una delle più antiche chiese gotiche presenti nel nostro paese. Inizialmente le due basiliche avevano diverse funzioni: la Chiesa Inferiore, che custodisce le reliquie del Santo, era adibita a funzione commemorativa, mentre la Chiesa Superiore aveva funzioni liturgiche.

Nella Chiesa Inferiore, di stile romanico, si accede grazie a un ricco portale gotico del Duecento, preceduto da un protiro rinascimentale del 1487. E' caratterizzata all'interno da un'unica navata, costituita da un transetto e da volte a crociera. Gli affreschi allegorici di Giotto sulla vita del Santo, come la "Madonna, Angeli e S. Francesco" e di Martini con i "Cinque Santi", si trovano sulla parete sinistra della chiesa.

Tra il 1300 e il 1350 la Basilica Inferiore venne ampliata con alcune cappelle sul lato opposto dell'ingresso; quest'intervento "tagliò a metà" i dipinti, realizzati dal "Maestro di S. Francesco" Lorenzo Lorenzetti. In gran parte a tempera, gli affreschi illustrano, contrapponendole, alcune scene di vita del Santo con scene di vita di Cristo.

Sulla parete sinistra, segnaliamo inoltre la Cappella di S. Antonio Abate con il sepolcro del Duca di Spoleto, la Cappella di S. Caterina di Alessandria e la Cappella di S. Maria Maddalena, contenente al suo interno il ciclo di ritratti della vita della Santa della bottega di Giotto. Sicuramente da ammirare il coro gotico ligneo del 1471.

Al centro della navata, due scale conducono alla cripta che racchiude la tomba di S. Francesco, ritrovata nel 1818 in seguito agli scavi sotto l'altare. Tra il 1928 e il 1932, grazie a Papa Pio IX, venne realizzata, con lo stesso materiale usato per la Basilica Inferiore, la cripta neoclassica di pietra calcare, mentre un'urna in bronzo custodisce le reliquie del Santo.

Dai transetti due scale portano a una terrazza che dà sul chiostro grande e un'altra scala conduce alla Chiesa Superiore.

La Basilica Superiore riproduce perfettamente lo schema originario della Chiesa sottostante.

Del periodo gotico nordico, l'edificio sacro ha uno stile molto semplice, ed è formato da una navata con quattro arcate a crociera, transetto e abside poligonale. L'interno, inoltre, è decorato da affreschi del Cimabue e della sua bottega del 1277.

QUESTO è PIU' COMPLETO!http://www.assisionline.it/assisi_basilica_san_francesco.html LA PITTURA DI GIOTTO NELL'ETà GOTICA

http://www.frammentiarte.it/dal%20Gotico/00-03%20La%20pittura%20di%20Giotto.htm

IL CRISTO SULLA CROCE DI GIOTTOhttp://www.frammentiarte.it/dal%20Gotico/00-04%20il%20linguaggio%20di%20Giotto.htm TI SALUTO ciao ciao e buona fortuna


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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