Domanda:
teso argomentativo su"lo sport può nuocere alla salute?"?
Francì <3
2009-04-05 05:20:53 UTC
ho bisogno de tema, della tesi, le prove a favore della tesi,l'antitesi e le prove a favoe dell'antitesi e la conclusione...
viprego aiutatemi...è per domani
Tre risposte:
anonymous
2009-04-05 05:26:16 UTC
no non nuoce alla salute.....
anonymous
2009-04-05 05:27:41 UTC
Sfida in acqua. Quand'ero in terza elementare, con la scuola andavamo in piscina: facevamo un corso di nuoto. Verso la fine della lezione, l'istruttrice ci fermava ci faceva fare delle gare di nuoto fra di noi. Visto che mi andavano bene tutti i compagni, un giorno sono capitata contro il più bravo, perchè lui praticava il nuoto anche al di fuori della scuola.

La gara e finita male: HO PERSO! Pero non avevo digerito la sconfitta, cosi alla fine della scuola sono andata al mare, e lì mi sono esercitata con mio padre. Dopo aver passato intere giornate di duro lavoro e sudore...è finito il tempo del mare, e sono andata in montagna. Li mi sono esecitata nella piscina di Vidiciatico. Sono finite le vacanze ed è inziata la quarta. Ero ansiosa di ricominciare il corso per vedere se mi ero allenata bene durante l'estate.

Finalmente li momento è arivato, e quando era l'ora di fare le gare, sono andata di nuovo contro il mio famoso compagno e...

HO VINTO!

Ero riuscita a darmi un nuovo record, e così ho terminato il corso felice, tranquilla, rilassata e soddisfatta!

LA MORALE DELLA MIA ESPERIENZA E': MAI DARSI PER VINTI!!

Sofia V°C scuola elementare Pezzani



Una brutta esperienza. A scuola questo quadrimestre come attività fisica pratichiamo la pallamano, con un istruttore di nome Alex.

Tutti i martedì pomeriggio trascorriamo l'ultima ora in pallestra. La lezione si svolge così: prima facciamo un po' di riscaldamento e poi le partite, che durano cinque minuti ciascuna. La classe viene suddivisa in tre squadre di 5 o 6 giocatori, che cambiano ogni settimana. Le partite si svolgono all'interno di un piccolo torneo. Questo sport ci piace molto ma non sempre le lezioni vanno bene.

Un giorno un mio compagno non passava mai la palla agli altri della sua squadra, alla quale appartenevo anch'io.Tutti noi ci siamo stancati di vedere che faceva tutto lui. Anche la maestra se ne era accorta e lo ha squalificato e ci disse: "Quando lo rimando a giocare, se lo fa ancora, mettetevi a sedere per terra a vedere quanto è bravo a giocare da solo.



Un lungo lancio. Il giovedì pomeriggio a scuola faccio sempre mini-baseball con la mia classe in giardino vicino alla palestra.L'istruttore di solito ci divide in tre gruppi: il primo deve andare in attacco, il secondo va in difesa e il terzo è il gruppo che dà i consigli al gruppo difensore.

Dopo averci diviso, l'istruttore si mette nell'angolo e fa l'arbitro. Tempo fa è toccato a me battere la palla con la mazza e ho fatto due strike, al terzo sono riuscito a colpire la palla e ho fatto un tiro lunghissimo. Ho iniziato a correre da "casa base" alla prima base senza essere toccato da un avversario, con in mano la pallina e mi sono fermato alla prima base. Dopo di me, ha battuto Simone e anche lui ha fatto un tiro molto lungo e sono riuscito a correre dalla prima base alla seconda, poi alla terza e sono tornato alla casa base senza fermarmi, facendo punto. Questa è stata un'esperienza positiva, perchè non ero mai riuscito a fare punto in così poco

tempo e questo mi ha reso molto felice.

Pietro IV°A scuola elementare Pezzani





Una partita vinta. Io gioco a minibasket nella squadra di S.Lazzaro e l'anno scorso abbiamo fatto una serie di partite contro altre società.Le prime partite le abbiamo perse tutte, ma in quella del 3 maggio ci siamo impegnati molto,visto che eravamo stanchi di perdere e siamo finalmente riusciti a vincerla.Giocavamo contro il Calderara e dal mio punto di vista, quando li ho visti fare riscaldamento,non sembravano forti come le altre squadre che avevamo incontrato, perchè non facevano neanche un canestro, e ho pensato che potevamo avere qualche speranza di vincere.Abbiamo iniziato la partita e siamo passati subito in vantaggio già nel primo quarto e alla fine,con poca fatica abbiamo vinto.

Rientrati nello spogliatoio, esultavamo contentissimi di aver vinto.Io ero anche contento perchè tra il pubblico, c'erano dei miei compagni di classe che facevano il tifo per noi.A vedermi c'era solo mio padre, perchè la mamma non era potuta venire ed era molto dispiaciuta,

perchè tutte le partite a cui era venuta, avevamo perso, a questa che avevavmo vinto lei nonc'era.Quel giorno ero contentissimo tanto che ho fatto un urlo che non avevo mai fatto in vita mia.Sono molto contento di aver vinto quella partita e di avere scelto questo sport,

perchè è uno sport di gruppo e per vincere devi dare il massimo insieme agli altri e non ti deviscoraggiare, perchè anche in serie "A" ci sono squadre che a 5 minuti dalla fine stanno perdendo di molti punti, ma alla fine danno il massimo di loro stessi e riescono a vincere.

Simone IV°A scuola elementare Pezzani



L'avversario. Domenica 13 Marzo 2004, ho fatto una partita di tennis.Quella mattina mi sono svegliato alle 8.30perchè la partita era alle 10 ma ero molto emozionato, soprattutto perchè non conoscevo l'avversario.Arrivati al parcheggio del palazzetto, abbiamo subito visto il mio maetsro di tennis che ci è ve
Cristina
2009-04-05 05:26:27 UTC
Lo sport fa bene o fa male? Nuoce alla salute o rinforza corpo e spirito? Pubblichiamo botta e risposta tra due nostri lettori e, se vi va, potete dire la vostra.





Egregio direttore, faccio parte della nutrita schiera di coloro che hanno fatto attività agonistica sportiva negli anni sessanta e settanta. Sono stato azzurro più volte in atletica, campione italiano assoluto, campione europeo juniores. Ho corso, a piedi, per più di 40.000 km in meno di quattordici anni, molti in debito lattacido.Troppi. Anche per le cellule cerebrali.

Chi si aspetta ora pistolotti sullo sport di oggi sbaglia.

Li faccio da 30 anni.

Quando scrissi negli anni 70 il primo pezzo su LO SPORT FA MALE si riunì il comitato di redazione della rivista e siccome erano di sinistra alternativa, lo pubblicarono dopo votazione. Pazzie?

Lo Sport ha sempre fatto male, soprattutto a chi lo pratica.

Perchè esiste il medico sportivo? Non esiste il medico del musicista, del poeta, del giocatore di briscola chiamata....

Gli ultasessantenni che hanno praticato non della buona salute, ma dello sport agoinistico con allenamenti quotidiani devono oggi trovare il coraggio di portare la loro esperienza e dichiarare ora quali limitazioni fisiche sopportano grazie agli eccessi di gioventù, nelle più svariate discipline. Uno scempio? Uno scempio .

Ma quanto costa lo sport, l'attività fisica agonistica? Quanto costa sul piano culturale alla stragrande parte della gente, anche quella costretta a subire martellanti media?

Quanto costa alla sanità pubblica. L'impiegato che scia e si rompe una gamba rimane in malattia per tre mesi. Paga ASL. Aumenta il PIL, naturalmente.

Se il Tabacco vien tassato si dovrebbe tassare chi pratica sport, obbligare gli sportivi ad una assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e malattie sportive.

Ma il viceministro Visco, al quale lo sport non deve aver fatto male, ma qualcos'altro forse, pensa bene di stanare gli incassi di" nero "delle palestre rendendo parzialmente detraibile la fattura della palestra.

Minc.....istro.! Perchè non mette in detrazione anche le ricevute del maestro di musica e dell'insegnante di latino? Boh.

Chi fa lo sport sta lontano dalla droga, si diceva un tempo. Oggi è una barzelletta, a volte tragica.

I padri non capiscono, ma le mamme si diano da fare. Aprano le pagine gialle e cerchino: Conservatorio, Biblioteca, Teatro, Pizzeria. Tanta bella ginnasticona, del cervello però. Avremmo meno stupidità, meno violenza, più saggezza, più cultura più tolleranza. Un paese più civile.

Saluti.



Roberto Gervasini

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Egregio direttore,

ho letto con gusto lo scritto dell’amico Roberto Gervasini. Sono stato più fortunato di lui, ho sempre fatto sport ma non al suo livello, non 40.000 km di corsa in 14 anni. Per questo ho 51 anni e non sono ‘rotto’. Condivido e preciso. Ai miei alunni a scuola (sono prof di ginnastica) faccio un discorso chiaro: lo sport non agonistico, per la salute, rilassante, ben fatto, equilibrato fa bene, benissimo, e non ha nessuna controindicazione. Anzi, è raccomandato, va promosso eccetera eccetera. Camminare anziché usare l’ascensore, andare a piedi e non sempre in auto, usare la bici, farsi una partitella all’oratorio, andare in piscina una volta la settimana sono abitudini che dovrebbero essere conservate per tutta la vita. Altra cosa è lo sport agonistico. E’ tutto un altro pianeta. E qui bisogna essere onesti: lo dico da genitore e da insegnante. Non bisogna tradire la fiducia dei ragazzi e dei giovani. Come? Dicendo: “Non fare sport agonistico, è tutto negativo, ti rovinerai la salute, a 40 anni sarai a pezzi, rischi di doparti…?” Non sono ancora a questo livello di radicalità. Ma forse ci sto arrivando, osservando con pena ciò che capita nel mondo dello sport agonistico-professionistico. Oggi voglio ancora credere che sia possibile dire ai giovani: “Hai le doti? Hai il talento necessario? Speri di diventare un campione? Vuoi sognare? (Senza i sogni, la vita cos’è?)…Non ti è negato, ma sappi a cosa potrai andare incontro.” E allora bisogna elencare ciò che non va, anche il fatto che stressare e usurare il fisico già in tenera età può non regalarti una vecchiaia felice. Del resto è ben difficile toccare il massimo della prestazione e della spettacolarità senza chiedere tutto a se stessi. E’ il prezzo che paga chi vuole salire più in alto possibile, in ogni campo: dallo scienziato che rovina la vista e la schiena piegato sul microscopio tutta la vita allo scalatore che sale agli ottomila. Concludo con l’ironico Piero Chiara, che in questo caso non è in sintonia con me ma riporto alla memoria, anche per salutare l’amico Roberto. Chiara diceva: “L’unico sport che pratico è il camminare a piedi, dietro la bara dei miei amici che facevano sport. E avete mai visto gli alti prelati di Santa Romana Chiesa fare sport? Eppure campano tutti oltre i novant’anni.” Chiara se n’è andato molto prima, io spero di toccare quell


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