Storia di Atene
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La città di Atene fu nell'antichità uno dei maggiori centri della Grecia e dell'area mediterranea lasciando una traccia profonda nella storia politica e culturale dell'Europa.
Atene fu una città-stato, che adottò per prima nella storia dell'umanità un sistema politico democratico. È considerata inoltre la culla del teatro, della filosofia, della storiografia, della pedagogia e della politica, intesa come partecipazione attiva dei cittadini.
Indice
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* 1 Fondazione della città
o 1.1 Nel mito
o 1.2 Nella storiografia
* 2 Struttura politico-sociale
o 2.1 Sovrani
o 2.2 Arconti
o 2.3 Dracone
o 2.4 Solone
o 2.5 Tirannia
o 2.6 Democrazia
o 2.7 Clistene
* 3 Esercito
* 4 Guerre persiane
* 5 Età d'oro
* 6 Guerra del Peloponneso
* 7 Fonti
* 8 Voci correlate
Fondazione della città [modifica]
Cecrope, il primo mitico re di Atene
Nel mito [modifica]
Atene fu fondata da due dei: Poseidone e Atena, i quali però successivamente iniziarono a litigare su chi di loro avrebbe dovuto dare il proprio nome e la propria protezione alla città: le due divinità decisero di mettersi al giudizio degli ateniesi: Poseidone donò loro del sale e un toro e promise il suo appoggio in battaglia. Atena invece offrì un magnifico ulivo e promise agli abitanti il dono della saggezza, dell'intelligenza e della pace. Gli ateniesi, dopo una lunga discussione decisero di affidarsi proprio ad Atena, da cui derivò il nome. Atena nominò primo re l'egiziano Cecrope che era mezzo uomo e mezzo serpente. Atene venne governata poi da dieci re (umani), tra cui Teseo e l'ultimo Codro, che avendo saputo dall'oracolo di Delfi che i dori che stavano assediando Atene avrebbero perso solo se lo avessero ucciso, si intrufolò di nascosto fra i nemici e questi scambiandolo per una spia lo uccisero.
Nella storiografia [modifica]
Atene fu fondata nel III millennio a.C. e fu probabilmente un piccolo centro miceneo, concentrato solo sull'attuale collina dell'Acropoli. La città riuscì in qualche modo a sfuggire alle invasioni doriche e durante il cosiddetto medioevo ellenico iniziò a svilupparsi.
La sua ascesa, diversamente dalle altre poleis, si concretizzò per sinecismo (spontaneo processo di aggregazione di più villaggi). Per di più essa di prodigò la colonizzazione dell'Asia non consentendo ad altre località di emergere sfruttando così il porto del Falero e i contatti con le nuove colonie.
Il nuovo ordine sociale dovuto alla scomparsa della civiltà micenea pose le basi per lo spostamento del potere all'oligarchia che pose a capo delle magistrature i rappresentanti delle 4 tribù emergenti in Attica. Esse stesse erano suddivise in fratrie (combattenti uniti un tempo a scopo comune), che divennero espressione di suddivisioni religiose o numerico-parentale.
Struttura politico-sociale [modifica]
Sovrani [modifica]
L'organizzazione sociale prevede, anche ad Atene, in età "mitica" che il comando fosse in mano al re. Se ne contano quattro prima dell' eroe Teseo e altri sette fino alla calata dei dori; poi altri sovrani.
Arconti [modifica]
Tra il 1038 a.C. e il 753 a.C. il governo fu affidato a 7 arconti, che furono prima dei magistrati eletti a vita per poi trasformarsi in una carica decennale fino al 682 a.C. quando essa divenne annuale.
Al re rimasero da svolgere le funzioni religiose e di presiedere all'areopago, perché il comando militare supremo passò in mano ad un polemarco, mentre gli incarichi civili e giudiziari furono presieduti dall'arconte affiancato dai tesmoteti.
Le nove cariche andavano a formare il collegio dei 9 arconti, il cui incarico era annuale e tutti di estrazione nobiliare.
Dracone [modifica]
Durante il VII secolo a.C. le liti e le divisioni interne agli arconti, spinsero l'arconte Dracone ad assumere i pieni poteri, così poté varare una serie di leggi durissime, tanto che tuttora si usa l'aggettivo "draconiano" per indicare provvedimenti molto severi. Tuttavia, ben presto esse si rivelarono insufficienti per garantire l'ordine sociale ad Atene.
Solone [modifica]
La città conobbe una grande espansione economica e il popolo iniziò a pretendere di partecipare alla vita politica ateniese. Si rivolsero allora a Solone, incaricandolo di dare una nuova sistemazione all'ordinamento cittadino. Solone, introdusse diversi provvedimenti a favore delle classi popolari, abolendo la servitù della gleba, la schiavitù per debiti e una nuova costituzione con ordinamento timocratico.
Tirannia [modifica]
Le nuove leggi di Solone non portano, tuttavia la stabilità politica: la classe media, gli artigiani e i mercanti insistono per ottenere il diritto al voto e appoggiano il colpo di Stato tenuto dal tiranno Pisistrato, il quale promuove un periodo di espansione economica ad Atene soprattutto svi