Domanda:
ciao, mi serve una breve ricerca sulla storia della chimica, lunga circa 1/2 pagine... vi prego aiutatemi grz?
anonymous
2008-09-18 01:52:56 UTC
ciao, mi serve una breve ricerca sulla storia della chimica, lunga circa 1/2 pagine... vi prego aiutatemi grz?
Tre risposte:
anonymous
2008-09-18 02:05:20 UTC
ciao dai un'occhiata a questi siti



http://www.lcavour.it/Studenti/Ricerche%20studenti/RicStud%20-%20Storia%20della%20chimica/261,6,La iatrochimica



http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_chimica



ciao :-)
marrielou56
2008-09-18 09:30:23 UTC
La storia della chimica intesa come scienza sperimentale ha inizio solo nel XVII secolo quando si cominciò ad analizzare con metodo scientifico la materia e le sue trasformazioni, allontanandosi dalle vaghe e misteriose teorie e legate al misticismo dell'alchimia.

Le origini [modifica]

Nel XVI e XVII secolo moltissimi concetti che oggi daremmo per scontati, quali pressione, temperatura o fasi della materia, non erano affatto compresi, tantomeno quelli di atomo o molecola.

Il processo di transizione tra alchimia e chimica avvenne quindi piuttosto gradualmente.

Dopo che Evangelista Torricelli scoprì il modo di misurare la pressione atmosferica e formulò il concetto di vuoto si diede il via a numerosi esperimenti per lo studio dei gas.

L'inglese Robert Boyle fu molto attivo in questo campo, e fu fra i primi ad applicare il metodo scientifico allo studio della materia e delle sue trasformazioni. La sua opera The Sceptical Chymist ("Il Chimico Scettico") (1661) è considerata il primo testo in cui la chimica è considerata una scienza; in esso Boyle descrive i suoi esperimenti con i gas, e delinea alcune definizioni (ancora imprecise) di composto chimico.



La nascita della chimica

Una pagina del trattato "Chymical Nomenclature", A. Lavoisier, 1787 « Nulla si crea, nulla si distrugge »

(Antoine Lavoisier)



Nonostante l'opera di numerosi emeriti studiosi, ancora alla fine del XVIII secolo si consideravano validi alcuni concetti del tutto errati, come ad esempio la teoria del flogisto.

Nel 1700 emerse la necessità di una teoria che riunisse le varie scoperte nel campo dei gas. L'uomo che fece questo lavoro fu Antoine Lavoisier, il quale demolì la teoria del flogisto con la sua legge di conservazione della massa nel 1789. Egli è considerato il padre della chimica moderna: fra i suoi meriti vi sono, oltre alla citata legge di conservazione, il metodo di lavoro (con attenzione alla purezza dei reagenti, e l'uso della bilancia di precisione), l'opera di nomenclatura di composti binari, la corretta determinazione della composizione dell'aria, l'analisi sulla composizione di grassi, olii e zuccheri, scoprendo la costante presenza di idrogeno, ossigeno e carbonio (i "mattoncini" di base di tutte le sostanze organiche).

La chimica organica

Nel 1828 Friedrich Wöhler sintetizzò accidentalmente dell'urea partendo da sostanze inorganiche. Questo fatto fece comprendere che il mondo della chimica organica e della chimica inorganica avevano delle basi in comune; inoltre aprì degli accesi dibattiti sul vitalismo, teoria che sosteneva una netta demarcazione tra il mondo della vita (organico) e l'inorganico.

Lo sviluppo della chimica organica compiuto nei secoli successivi, permise di sintetizzare, partendo da molecole più piccole, innumerevoli sostanze di uso comune, dai coloranti ai medicinali.

Lo sviluppo industriale

L'ultima parte del XIX secolo segna l'inizio dello sfruttamento industriale delle nuove conoscenze chimiche, con la sintesi industriale della soda, lo sviluppo di nuovi coloranti, dei primi polimeri sintetici, la petrolchimica ed i farmaci di sintesi, detersivi, fertilizzanti. I grandi benefici apportati dallo sviluppo della chimica industriale sono evidenti e sotto gli occhi di tutti, ma è utile ricordare che questo sviluppo ha avuto anche un costo: da un lato la creazione di armi distruttive utilizzate nelle due guerre mondiali e anche in seguito, dall'altro incidenti e scarsa sensibiità hanno causato in passato gravi incidenti ambientali e morti prima che si sviluppasse una sufficiente sensibilità ambientale.

La tavola periodica degli elementi

Per molto tempo l'esistenza stessa degli elementi chimici fu oggetto di ricerca; la lista degli elementi si ampliava molto spesso, ed i chimici stentavano a dare un senso teorico alle loro scoperte.

Fortunatamente i chimici Dmitri Mendeleev e Julius Lothar Meyer ebbero una intuizione, sistemando in una tabella gli elementi a seconda del loro peso atomico e del loro stato di ossidazione. Più correttamente oggi si sa che gli elementi sono disposti in ordine progressivo di numero atomico Z e non di peso atomico. Malgrado tale inesattezza, che coinvolge solo pochi elementi (quali Ar e K, Co e Ni, Te e I, Th e Pa) alcuni dei quali all'epoca non acora scoperti, la tavola periodica permise a Mendeleev di predirre l'esistenza di vari elementi allora sconosciuti (germanio, gallio, e scandio, che lui inizialmente nominò ekasilicon, ekaaluminium, ed ekaboron) nel 1870. In assenza di una coerente e condivisa teoria sulla struttura atomica, la comunità scientifica fu inizialmente scettica, ma in seguito le sue previsioni furono confermate.

La chimica moderna

Prima del XX secolo la chimica era considerata una scienza con pochi punti in comune con la fisica.

Auguste Comte scriveva nel 1830:

Ogni tentativo di utilizzare metodi matematici nello studio dei problemi chimici è da considerarsi profondamente irritante e contrario allo spirito della chimica.
Aioria89
2008-09-18 09:23:47 UTC
Un consiglio? prendi un bel libro di chimica. Solitamente ci sono questi percorsi di storia della chimica! buona fortuna!


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
Loading...