Tra gli dei dell'Olimpo Atena viene ritratta come la figlia prediletta di Zeus, nata già adulta ed armata dalla sua fronte dopo che egli ne aveva mangiato la madre, Metide. Varie sono le versioni riguardo alla sua nascita. Quella più comune dice che Zeus si coricò con Metide, dea della prudenza e della saggezza, ma subito dopo ebbe paura delle conseguenze che ne sarebbero derivate: una profezia diceva che i figli di Metide sarebbero stati più potenti del padre ,[17]fosse stato anche lo stesso Zeus. Per impedire che questo si verificasse, subito dopo essersi giaciuto con lei, Zeus indusse Metide a trasformarsi in una mosca e la inghiottì, ma era ormai troppo tardi: la dea aveva infatti già concepito un bambino. Metide cominciò immediatamente a realizzare un elmo ed una veste per la figlia che portava in grembo, e i colpi di martello sferrati mentre costruiva l'elmo provocarono a Zeus un dolore terribile. Così Prometeo (oppure, a seconda delle versioni, Efesto, Ermete o Palemone) aprì la testa di Zeus con un'ascia bipenne ed Atena ne balzò fuori già adulta ed armata e Zeus in questo modo uscì, malconcio ma vivo, dalla brutta disavventura.
Alcuni frammenti attribuiti alla storia dal semi-leggendario Sanchuniathon, che si dice essere stata scritta prima della guerra di *****, suggeriscono che Atena sia invece la figlia di Crono, un leggendario re di Biblo che si dice avesse viaggiato per il "mondo inabitabile" ed avesse lasciato l'Attica in eredità ad Atena.Nella mitologia greca, Atena (greco: Ἀθηνᾶ, Athēnâ; ionico Ἀθήνη, Athénē; dorico: Ἀσάνα, Asána), figlia di Zeus e della sua prima moglie Metide, era la dea della sapienza, particolarmente della saggezza, della tessitura, delle arti e, presumibilmente, degli aspetti più nobili della guerra, mentre la violenza e la crudeltà rientravano nel dominio di Ares.
La sapienza rappresentata da Atena comprende le conoscenze tecniche usate nella tessitura e nell'arte di lavorare i metalli. I suoi simboli sacri erano la civetta e l'ulivo. In tempo di pace gli uomini la veneravano poiché a lei erano dovute le invenzioni di tecnologie agricole, navali e tessili, mentre in tempo di guerra, fra coloro che la invocavano, aiutava solo chi combatteva con l'astuzia (Metis) propria di personaggi come Odisseo.
Atena ha sempre con sé la sua civetta, o nottola, indossa una corazza di pelle di capra chiamata Egida (per alcuni storici l'Egida è in realtà uno scudo) donatale dal padre Zeus[1], ed è spesso accompagnata dalla dea della vittoria Nike. Quasi sempre viene rappresentata mentre porta un elmo ed uno scudo cui è appesa la testa della Gorgone Medusa, dono votivo di Perseo. Atena è una dea guerriera ed armata: nella mitologia greca appare come protettrice di eroi come Eracle, Giasone ed Odisseo. Non ebbe mai alcun marito od amante, e per questo era conosciuta come Athena Parthenos (La vergine Atena), da cui il nome del più famoso tempio a lei dedicato, il Partenone sull'acropoli di Atene. Dato il suo ruolo di protettrice di questa città, è stata venerata in tutto il mondo greco anche come Athena Polis (Atena della città). Il suo rapporto con Atene era davvero speciale, come dimostra chiaramente la somiglianza tra il suo nome e quello della città[2].
Il culto della dea Atena nell'area Egea risale probabilmente ad epoche preistoriche[3]. Si sono trovate prove del fatto che nell'antichità Atena fosse vista essa stessa come una civetta, o comunque si trattasse di una Dea-uccello: nel terzo libro dell'Odissea assume la forma di un'aquila di mare. La sua egida decorata potrebbe rappresentare ciò che rimane delle ali di cui era dotata[4], dal momento che sulle decorazioni di antichi vasi in quel modo viene ritratta.
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