I versi di Jacopo da Lentini sono caratterizzati da varietà tematica e abilità espressiva e riescono, in genere, ad offrire liriche d'amore spontanee e vivaci. A volte, però, cadono in vuote espressioni formali. Il poeta compose poesie in forma dialogata, ma il suo nome rimane legato all'invenzione del sonetto, il componimento poetico di quattordici endecasillabi che per secoli sarebbe stato ampiamente utilizzato. e sviluppato, dai maggiori poeti lirici europei come una forma metrica quasi classica.
La sua poesia più celebre è “Meravigliosamente”.
MERAVIGLIOSAMENTE è il componimento in cui Jacopo da Lentini rielabora temi e motivi della poesia provenzale però ravvivandoli con la sincerità dei sentimenti e con la semplicità adamantina delle immagini. Così facendo imprime alla poesia una freschezza e una grazia memorabili. Il poeta rivolgendosi alla donna amata confessa la straordinaria esperienza psicologica del suo amore, accennando alla sua bellezza che diventa per lui oggetto di pura contemplazione interiore. Jacopo da Lentini sinceramente ammette che il suo amore tanto più si ravviva quanto più, per timidezza, lo tiene segreto e nascosto. Stesso effetto ottiene quando passa accanto a lei senza osare nemmeno guardarla; così il fuoco della passione diventa ardente e si ravviva proprio perché chi ama lo avvolge e lo tiene nascosto. Dopo aver proclamato la genuinità e la sincerità dei suoi sentimenti, il poeta infine, rimossa ogni timidezza, invia alla donna la preghiera di fargli dono del suo amore.
La canzonetta si può dividere in tre parti. Nella prima (vv. 1-45) il poeta svolge il motivo della contemplazione interiore dell'immagine della donna amata, del momento magico iniziale, quando la bellezza di lei gli appare come un miracolo, suscitandogli nell'animo una sorta di stupefazione, come se si trovasse di fronte a un essere divino. Alla gioia della contemplazione si alterna poi il dolore, la pena di non riuscire ad esprimere, per timidezza e pudore, il proprio sentimento di ammirazione e di dolcezza, e di doverlo perciò tenere segreto e nascosto quando egli le passa accanto e non osa guardarla.
Nella seconda parte (vv. 46-54) il poeta professa la sincerità del suo sentimento d'amore contro le insinuazioni dei calunniatori.
Nella terza parte (VV. 55-63), costituita dal “congedo”, il poeta rivolge alla donna amata una preghiera franca, aperta, decisa, affinché gli faccia dono del suo caro amore.
la seconda poesia falla te.