Domanda:
Perfavore mi servirebbe il riassunto e un commento "La Casa In Collina" di Cesare Pavese?
anonymous
2008-10-02 07:36:01 UTC
Perfavore aiutatemi con varie domande qualificate.grazie.
Quattro risposte:
chiara
2008-10-02 07:45:51 UTC
La narrazione è condotta dal protagonista in prima persona. L'uomo è un professore quarantenne di Torino che si rifugia su un colle torinese per sfuggire alla guerra. L'ambiente descrtitto è la collina : essa è un luogo che riesuma ricordi della sua infanzia, quando viveva sulle colline di Santo Stefano Belbo, sempre nei pressi di Torino. La collina rappresenta un luogo protetto, il rifugio al dramma e alla furia della guerra. Torino, invece, rappresenta proprio il luogo dello scontro bellico, del pericolo. Infatti era da tempo sottoposta ai bombardamenti. Il secondo parametro spaziale, dopo la collina è la città di Torino. Essa serve per rappresentare il dramma della guerra ed è anche fulcro delle vicende narrate. La vicenda è abientata durante la seconda guerra mondiale. Nel racconto vengono descritti fatti che vanno dal '43 fino alla fine della guerra nel '45 : vengono citati i bombardamenti su Torino, il crollo del fascismo e la ben nota ritirata nazista in Italia. Sono inoltre questi i fatti che portano Corrado a spostarsi da un posto all'altro, per sfuggire alle persecuzioni naziste. Nella pagina si parla di come venivano trascorse le giornate prima, durante e dopo la guerra. Dapprima erano delle tranquille giornate, poi, durante la guerra tutto, nel giorno e nella notte, è pervaso da un senso di insicurezza, di impotenza e di paura. Corrado, anziche agire partecipando con la resistenza partigiane, preferisce chiudersi in se stesso, questo lo dice esplicitamente. Ma da come parla delle notti passate a “sentire” le battaglie della città mentre al riparo in collina, si denota come, anche se non lo dice espressamente, egli non sia del tutto sicuro. Col suo atteggiamento chiuso è come se fosse dietro ad un muro ad ascoltare tutte le atrocità che accadono dall'altra parte della parete, e pur avendo la possibilità di reagire, preferisce non rischiare nulla. Questo ragionamento verrà poi abbandonato, quando alla fine della guerra vede i corpi dei suoi compagni per terra, morti. Capisce che erano morti per gli altri e che se ci fosse stato lui lì, al loro posto, nulla sarebbe cambiato e questo gli provoca un forte rimorso. Ad ogni bombardamento la gente si rifugia sulla collina, dove fa anche considerazioni sulla città bombardata e si chiede quando verrà il tanto agonato momento della fine della guerra. Corradi esprime il desiderio di ritornare un giorno sulle sue colline natie : è solo il lavoro che lo trattiene. La guerrà è in un certo senso anche utile per lui, poichè lo portà a fare nuove amicizie che non aveva in città. Il campo semantico richiamato è quello animale, che si denota appunto dai termini usati. Questi servono per rendere l'idea del pensiero di Corrado, che non volendo partecipare alla guerra, si rifugia alla stregua di un animale impaurito.
anonymous
2014-07-25 05:46:22 UTC
http://www.900letterario.it/recensioni/casa-collina-guerra-mondiale-intima-descritta-pavese/
anonymous
2008-10-02 07:47:24 UTC
Corrado, il protagonista, è un professore di Torino che vive con uno spirito di indifferenza e di apatia il duro periodo dei bombardamenti durante la seconda guerra mondiale.

« Non avevo tristezze, sapevo che nella notte la città poteva andare tutta in fiamme e la gente morire. I burroni, le ville e i sentieri si sarebbero svegliati al mattino calmi e uguali »

Rifugiatosi sulla collina torinese, egli vive presso due donne molto premurose nei suoi confronti: Elvira e la madre. Passa le giornate girovagando in cerca di un luogo tranquillo, al riparo dalle bombe e soprattutto dalle preoccupazioni. Così trova piacevole incontrarsi con un gruppo di gente semplice e allegra che si ritrova in una vecchia osteria dalla parte opposta della collina, tra cui ritrova anche Cate, una donna che aveva amato anni addietro e che poi aveva lasciato per paura delle responsabilità.

Cate ha un figlio, di nome Dino, che egli sospetta essere suo figlio, con il quale passa il tempo e nel quale egli rivede la sua spensierata fanciullezza.



Ma tutto questo non può durare e quando l'8 settembre del 1943 giunge l'annuncio dell'armistizio e la situazione, dopo i primi entusiasmi, sta precipitando, Corrado trascorre mesi di angoscia e paura



« Quella guerra in cui vivevo rifugiato, convinto di averla accettata, di essermene fatta una pace scontrosa, inferociva, mordeva più a fondo, giungeva ai nervi e nel cervello »

finché un giorno i tedeschi fanno una perquisizione nell'osteria e Cate e gli amici vengono catturati. Corrado, che stava rientrando da Torino, osserva quanto sta succedendo senza essere visto e si salva

« Ancora oggi mi chiedo perché quei tedeschi non mi aspettarono alla villa mandando qualcuno a cercarmi a Torino. Devo a questo se sono ancora libero, se sono quassù. Perché la salvezza sia toccata a me e non a Gallo, non a Tono, non a Cate, non so. Forse perché devo soffrire dell'altro? Perché sono il più inutile e non merito nulla, nemmeno un castigo?.... L'esperienza del pericolo rende vigliacchi ogni giorno di più. Rende sciocchi, e sono al punto che essere vivo per caso, quando tanti migliori di me sono morti, non mi soddisfa e non mi basta. A volte, dopo aver ascoltato l'inutile radio, guardando dal vetro le vigne deserte penso che vivere per caso non è vivere. E mi chiedo se sono davvero scampato. »

Rimane per un po' di tempo nascosto presso Elvira e sua madre e in seguito si rifugia presso il Collegio di Chieri, mentre Dino, che lo raggiungerà più tardi, rimane per il momento presso le donne. Quando Dino lascerà il collegio per unirsi ai partigiani, Corrado decide di ritornare al suo paese natale "di là di boschi e dal Belbo" anche se il ritorno a casa non serve a migliorare la sua crisi esistenziale.

« Ci sono dei giorni in questa nuda campagna che camminando ho un soprassalto: un tronco secco, un nodo d'erba, una schiena di roccia, mi paiono corpi distesi.... Io non credo, che possa finire. Ora che ho visto cos'è la guerra, cos'è la guerra civile, so che tutti, se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: - E dei caduti che facciamo? Perché sono morti? - Io non saprei cosa rispondere. Non adesso, almeno. Né mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guerra è finita davvero. »



Commento:

Nel romanzo "La casa in collina" Pavese affronta, come già aveva fatto con "Il carcere", il tema della solitudine e della impossibilità di partecipare alla storia senza più compromessi o giustificazioni. Se infatti all'inizio Corrado è convinto che per vivere sia necessario



« Il coraggio di starsene soli come se gli altri non ci fossero e pensare soltanto alla cosa che fai ed in tal modo si accetta la storia e gli altri »





comprenderà alla fine che ciò non è possibile



« Si ha l'impressione che lo stesso destino che ha messo a terra quei corpi, tenga noialtri inchiodati a vederli, a riempircene gli occhi. Non è paura, non è la solita viltà. Ci si sente umiliati perché si capisce - si tocca con gli occhi - che al posto del morto potremmo essere noi: non ci sarebbe differenza, e se viviamo lo dobbiamo al cadavere imbrattato. Per questo ogni guerra è una guerra civile: ogni caduto somiglia a chi resta, e gliene chiede ragione. »





Le parole-tema indicate nel titolo, casa e collina, servono come collegamento per inquadrare l'intera vicenda. Sullo sfondo della "collina", che all'inizio del romanzo viene presentata come il luogo ideale per escludere gli avvenimenti della guerra che invece colpiscono la città, vi è il tema complementare della "casa" con i suoi ristretti valori di sicurezza e di chiusura verso il prossimo.



Il tema della fuga che conclude il romanzo serve a denunciare i rimorsi del protagonista che nemmeno il monastero, con la sua pace apparente, può allontanare. Le immagini di morte e di sangue che Corrado trova leggendo il breviario che riporta la storia dei santi, serve ad acutizzare ancora di più il suo malessere.



La ric
Mith90
2008-10-02 07:40:57 UTC
lo ha letto mia sorella!!!!!!!


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