Nel caso dei giovani, parlare di “dieta” non è del tutto corretto poiché, ormai da qualche decennio, i giovani si alimentano davvero male. Da un lato credono infatti in luoghi comuni alimentari completamente sbagliati, dall’altra partecipano acriticamente al diffondersi di mode alimentari — soprattutto di origine americana — sostenute dalla massiccia pubblicità della grande industria, pubblicità mirata prevalentemente sui giovani proprio nell’intento di creare abitudini e di affermare prodotti (merendine, snack e via dicendo) che con la corretta alimentazione hanno spesso ben poco a che fare ma che per l’industria alimentare sono assai redditizi.
Se è importante che l’adulto si alimenti in maniera corretta ed equilibrata, ciò è ancora più importante per il ragazzo che, oltre alle necessità relative al funzionamento dell’organismo, presenta anche le primarie necessità relative al proprio accrescimento.
Il miglioramento dell’alimentazione ha validamente concorso a far sì che le ultime generazioni abbiano raggiunto livelli di statura superiori a quelli dei genitori. Ma ciò ha dato vita ad eccessi esponendoli a reali pericoli per la loro salute di domani: infatti è ormai accertato che certe malattie degenerative mettono le proprie radici gia nell’infanzia.
Alcune esigenze nutritive sono superiori nei giovani rispetto a quelle corrispondenti degli adulti. Quelle relative all’energia, ad esempio, sono maggiori di quelle dell’adulto se rapportate ai chilogrammi di peso corporeo. Nel ragazzo anche i fabbisogni di proteine, vitamina C, e complesso B, le necessità di calcio, magnesio e ferro sono superiori rispetto a quelli degli adulti.
Nella fascia d’età compresa fra i 4 e i 12 anni è preferibile ricorrere a quattro o cinque pasti ogni giorno utilizzando il 20% delle calorie giornaliere per la colazione e lo spuntino di metà mattina, il 40% per il pranzo, il 10% per la merenda ed il restante 30% per la cena. Bisogna assolutamente che i bambini ed i ragazzi si abituino a consumare una prima colazione abbondante, che consenta loro di affrontare la scuola e le altre attività. Anche nel periodo che intercorre fra i 13 e i 18 anni valgono le regole ora riportate: varieranno invece le esigenze quantitative dei vari nutrienti
Ci sono dunque molte e buone ragioni per preoccuparsi delle abitudini alimentari dei giovani e, in particolare, degli adolescenti.