Domanda:
chi mi fa la parafrasi della canzone di de Andrè "marinella"?
roby.titty
2009-02-20 09:25:44 UTC
xfavore mi serve è urgente .....ora vi scrivo la canzone eccola!

Questa di Marinella è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide così bella
dal fiume la portò sopra a una stella

sola senza il ricordo di un dolore
vivevi senza il sogno di un amore
ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla sua porta

bianco come la luna il suo cappello
come l'amore rosso il suo mantello
tu lo seguisti senza una ragione
come un ragazzo segue un aquilone

e c'era il sole e avevi gli occhi belli
lui ti baciò le labbra ed i capelli
c'era la luna e avevi gli occhi stanchi
lui pose la mano sui tuoi fianchi

furono baci furono sorrisi
poi furono soltanto i fiordalisi
che videro con gli occhi delle stelle
fremere al vento e ai baci la tua pelle

dicono poi che mentre ritornavi
nel fiume chissà come scivolavi
e lui che non ti volle creder morta
bussò cent'anni ancora alla tua porta

questa è la tua canzone Marinella
che sei volata in cielo su una stella
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno , come le rose

e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno come le rose.
Una risposta:
Logografa
2009-02-20 09:52:45 UTC
Questa è la storia vera di Marinella, che durante la primavera scivolò nel fiume, ma il vento, poiché vide la sua bellezza, portò il suo corpo dalle acque del fiume su di una stella. Vivevi senza mai aver provato un dolore, ma neanche il desiderio dell'amore, ma un giorno un giovane, che somigliava ad un re privo della sua corona e del suo seguito, bussò alla tua porta per tre volte. Il suo cappello era bianco come la luna e il suo mantello rosso come la passione amorosa, senza un evidente motivo tu l'hai seguito, come un bambino che rincorre il proprio aquilone. Quel giorno c'era il sole ed i tuoi splendidi occhi brillavano, il giovane ti baciò sulle labbra e sui capelli. Quando scese la notte, i tuoi occhi si iniziarono a chiudere ed egli pose sui tuoi fianchi le sue mani. Tra voi ci furoni baci e sorrisi, poi solo i fiordalisi rimasero ad osservare attraverso gli occhi delle stelle la tua pelle che fremeva al soffiare del vento e ai baci. Si dice che mentre, in seguito, ritornavi alla tua casa, tu sia scivolata in qualche modo nel fiume e il giovane che non si capacitava della tua morte continuò a bussare alla tua porta per oltre cent'anni. Questa è la canzone che narra la tua storia, Marinella, che sei volata su di una stella nel cielo, e come tutte le cose più belle che vi sono al mondo, hai vissuto solo per un giorno il tuo splendore simile a quello di una rosa. Hai vissuto solo per un giorno il tuo splendore simile a quello di una rosa.


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