Domanda:
...Aiuto...libro "Il barone rampante" di Italo Calvino...?
belloccia94
2009-01-05 13:09:57 UTC
...scusate...sapreste riassumermi il libro "Il barone rampante" di Italo Calvino? Un riassunto con le informazioni più importanti che potrebbero esserci in un test...vi prego!...........10 punti al migliore...grazie...ciao e buona serata...
Tre risposte:
childofbodom
2009-01-05 13:14:36 UTC
Ambientato in un paesino immaginario della riviera ligure in cui aveva abitato. Ombrosa, rappresenta come tema centrale la visione dell’autore, poco incline a giudizi e opinioni ottusi e assoluti, che però si dimostrerà un abile scrittore. Il comportamento stesso del protagonista si rifà a un’idea di rifiuto delle regole preconcette e di accettazione delle diversità, ma non sempre.



I personaggi del romanzo sono: il barone Cosimo (nobile che vive sugli alberi come un selvaggio, ma non più di tanto), suo fratello Biagio (il narratore della storia), la sorella Battista (causa della lite per cui Cosimo abbandona il terreno per salire sulle piante), la generalessa (madre di Cosimo, successivamente morta d'asma dopo che Cosimo gli fece uno spavento), il padre di Cosimo il barone Arminio Piovasco di Rondò, la nobile Sofonisba Viola Violante d'Ondariva (detta la Sinforosa, bellissima smorfiosetta che si “impossessa” del suo cuore fin dalla più tenera età, che alimenta il suo rapporto amoroso con Cosimo ingelosendolo e non preoccupandosi della reputazione che ne deriva presso le corti europee), i suoi due spasimanti, valorosi e coraggiosi guerrieri, ma zuccherosi e ridicoli come pretendenti, il cane Ottimo Massimo (bassotto ricordo di Viola e inseparabile compagno di caccia), il brigante Gian dei Brughi (che Cosimo inizia ai piaceri della lettura), l'abate tutore Fauchelafleur morto in carcere e il Cavalier Avvocato Enea Silvio Carrega fratello illegittimo del padre di Cosimo, amministratore dei beni di casa Rondò, esperto di idraulica, morto decapitato dai pirati turchi a cui faceva da complice, sperando di aver notizie di Zaira, sua figlia donata in moglie ad un sultano che la tratta male.



Il romanzo è narrato da Biagio, fratello minore del protagonista, ed è la storia di un giovane barone, Cosimo Piovasco di Rondò, secondogenito di una famiglia nobile "momentaneamente" in fase di rialzo.



Il fatto principale è rappresentato da un futile litigio avvenuto il 15 giugno 1767 nella tenuta di Ombrosa a causa di un piatto di lumache non accettate da Cosimo che per protesta salirà sugli alberi del giardino di casa per non scenderne mai più.



Dopo il litigio, la vita del protagonista si svolgerà sempre sugli alberi, prima nel giardino di famiglia e, in seguito, nei boschi del circondario, inframezzata da parentesi in terre lontane seppur collegate per «via vegetale» alla tenuta del barone. La vita di Cosimo sarà piena di eventi, a partire dalle scorribande con i ladruncoli di frutta fino ad arrivare alle giornate trascorse a caccia o assorto nella lettura. Nella vita del barone non mancheranno delle relazioni amorose, infatti durante i suoi viaggi Cosimo conoscerà ad Olivabassa, un paesino confinante con Ombrosa, degli esiliati spagnoli e si innamorerà di Ursula che però, terminato l’esilio, ritornerà in Spagna mettendo fine alla loro storia.



La sua fama si diffonde con rapidità e toni impensabili per l’epoca d’ambientazione del racconto. Se all’inizio Cosimo diviene famoso come fenomeno da baraccone e la sua famiglia quasi se ne vergogna, in seguito interagisce anche con personaggi come Diderot, Rousseau, Napoleone e lo Zar di Russia.



Il ritorno di Viola, probabilmente lo fa riflettere, fa esplodere un sentimento reciproco in realtà sempre esistito, che si concluderà tristemente per una serie di equivoci e cose non dette. Quello tra i due è un amore fortissimo, ma in qualche modo distruttivo per entrambi, costellato da litigi furibondi e da riconciliazioni, da fughe e da ritorni. Nonostante poi la relazione termini, l'amore non cesserà mai e dal momento della separazione il barone di Rondò non sarà più lo stesso.Cosimo ormai malato e moribondo viene assistito dall'intera comunità di Ombrosa, ma agli inviti e alle preghiere di abbandonare gli alberi egli si rifiuta sempre in maniera categorica. Un giorno sorprendendo tutti si arrampica sulla cima di un albero altissimo e si aggrappa ad una mongolfiera di passaggio. Così, senza tradire il suo intento di non rimettere più piede sulla terra, scompare nel cielo.



Pace.
●•I_ℓoVε_P!zZα™•●
2009-01-05 13:19:15 UTC
Titolo:

Il Barone rampante



Genere:

Romanzo



Anno di pubblicazione:

1^ edizione: 1957, edizione letta: 1993 (10^ edizione)



Casa editrice:

Arnoldo Mondadori Editore



Luogo e tempo della narrazione:

Il romanzo è ambientato nella tenuta di Ombrosa, paesino immaginario della riviera Ligure nei pressi di Genova, ma per la precisione, sulle piante del territorio. Il barone si sposta però anche in Spagna (Olivabassa, luogo immaginario) e in Francia. Cosimo inizia a vivere sugli alberi all’età di 12 anni, il 15 giugno del 1767 e vi resta fino a 65 anni; dopo il passaggio della mongolfiera non abbiamo più sue notizie e termina il romanzo.



Ordine cronologico e punto di vista del narratore:

Nel romanzo il rapporto fabula-intreccio coincide, per quanto riguarda il ritmo narrativo, possiamo fare una distinzione del racconto in tre parti: all'inizio il ritmo è molto lento per via delle numerose digressioni; nella seconda parte si velocizza leggermente per via delle scene espresse nei dialoghi, ma non mancano le digressioni; infine i sommari riassumono i vari eventi e velocizzano la vicenda.

L’autore è esterno al racconto; il narratore è onnisciente; fin dall’inizio sappiamo che è il fratello di Cosimo, Biagio. Narra in terza persona e occasionalmente esprime le proprie opinioni sotto il punto di vista di un bambino.



Analisi dei personaggi:

Cosimo Piovasco di Rondò: il protagonista della storia, è una ragazzino di dodici anni figlio di una famiglia nobile; nel corso del racconto diventerà Barone in seguito alla morte del padre. E’ forte e rapido nello spostarsi da un albero all’altro, veste indumenti fatti da lui a seconda della necessità e la sua casa è una capanna (ovviamente su di un albero) che perfeziona giorno dopo giorno per renderla più confortevole. E’ testardo e irremovibile nelle sue decisioni e ha il coraggio di ribellarsi inizialmente ai suoi genitori e in seguito al mondo intero. Le sue virtù più forti sono la costanza, che ha sin da bambino, e l’orgoglio, tanto che non vuole farsi vedere da nessuno toccare terra neanche da morto, per essere sepolto.

Viola: la figlia dei Marchesi d’Ondariva, vicini della famiglia di Cosimo. Ha un carattere variabile: si comporta come una bambina in certe occasioni, ha invece comportamenti adulti in altre. E’ falsa e opportunista in quanto Cosimo, come pure gli altri suoi amici non sanno mai da che parte stia. Si fa desiderare, si mette in mostra ed è molto viziata. Sarà però l’unico vero amore di Cosimo, fin dal primo giorno che la vedrà. Tornata dal collegio sembra cambiata in quanto è fedele al Barone, fino a quando lo abbandona per paura della rivoluzione.

Biagio: il fratello minore di Cosimo, ha quattro anni in meno di lui. E’ l’unico compagno di giochi di Cosimo: si arrampica sugli alberi e si fa trascinare facilmente dal fratello in azioni non consentite come quella di liberare le lumache, per il fatto di avere un carattere debole, tranquillo e sottomesso. Non ha un’indole ribelle e sta sotto gli ordini senza lamentarsi; è inoltre altruista e molto attaccato al fratello.

Barone Arminio Piovasco di Rondò: il padre di Cosimo, Barone d’Ombrosa. E’ un uomo distinto, ma anche schizzinoso. E’ preoccupato della successione del suo titolo e tiene molto alla sua immagine. Aspira alla carica di Duca d’Ombrosa, solo che non riuscirà ad ottenerla. Dopo che il suo primogenito si arrampica sugli alberi è restio a farsi vedere per la vergogna e teme per le conseguenze dinastiche che il fatto avrebbe provocato. Passa l’ultima parte della sua vita, perdendo ogni attaccamento ad essa, chiuso in casa fino a trovare pace nella morte.

Generalessa Corradina: la madre di Cosimo, ha vissuto l’infanzia al seguito del padre che se la portava dietro quando andava in battaglia. E’ autoritaria e usa modi a volte bruschi, ma è premurosa e si prende cura, a distanza, del figlio, con amore materno.

Battista: la sorella di Cosimo, è stata costretta a vivere da monaca, da suo padre, dopo il fallimento del suo fidanzamento col “Marchesino”. E’ anch’ella ribelle e esprime la tristezza, per il suo stato, in cucina, dove prepara minuziosamente pietanze, la maggior parte delle volte, disgustose con ingredienti insoliti. Si sposerà poi col Contino d’Estomac.

Abate Fauchelafleur: vecchietto sciupato e raggrinzito che viveva con la famiglia degli Ondariva. Si prendeva cura dei due fratelli, che riuscivano, con lui, sempre a farla franca. Finisce la sua vita fra carcere e convento, in quanto fu scoperto che leggeva e possedeva pubblicazioni rivoluzionarie sempre aggiornate.

Cavalier Avvocato Enea Silvio Carrega: amministratore dei poderi degli Ondariva. Sta sempre sulle sue, non si conosce molto del suo passato ed è coinvolto in diverse vicende. Sembra che non abbia la parola perché parla raramente ed è distaccato da tutti i discorsi. Muore decapitato mentre cerca di salire sulla barca dei pirati.



Trama:

Il protagonista del libro, Cosimo, è il figlio primogenito di dodici anni
Vincenzo M
2009-01-05 13:15:10 UTC
Trama: In questo romanzo si narra di un adolescente di 12 anni, Cosimo, figlio del barone di un paese della Liguria, che, stanco della vita piena di regole e costrizioni, decide, come segno di protesta, di andare a vivere sugli alberi e di non scendere mai più.

Dapprima Cosimo conosce una bambina, Violante, di cui si innamora perdutamente; ma in seguito questa parte, spezzandogli il cuore.

Negli anni seguenti Cosimo si adatta alla vita sugli alberi sopravvivendo grazie alla caccia e vivendo molte avventure e molti avvenimenti: lotta contro i pirati, legge molti libri diventando un filosofo conosciuto in tutta Europa, conosce un pericoloso brigante, che riesce a redimere grazie alla cultura ma che vede poi morire sulla forca, fonda una squadra di vigili del fuoco, incontra un gruppo di persone spagnole che come lui vivono sugli alberi e conosce Ottimo Massimo, il cane che gli tiene compagnia per molti anni. Un giorno Violante ritorna a casa, e tra i due nasce un grande amore, che però si conclude male e quindi la ragazza riparte.

Cosimo passa tranquillamente gli ultimi anni della sua vita e alla fine muore, a sessantacinque anni, dopo essersi ammalato gravemente, attaccandosi all'ancora di una mongolfiera in volo e buttandosi lontano dal suo paese, per non dare agli abitanti la soddisfazione di vederlo alla fine toccare la terra.







Personaggi: Il personaggio principale de “Il barone rampante” è senza ombra di dubbio Cosimo. Anche se del suo aspetto fisico l'autore non scrive niente, il suo comportamento e il suo carattere vengono riportati nel romanzo con estrema cura.

L'aspetto più importante del suo carattere è sicuramente il grande anticonformismo e la grande avversione nei confronti delle regole del suo ceto sociale.

Nonostante questo suo stranissimo modo di vivere cerca di procurarsi tutte le comodità che possedeva durante la vita con i piedi per terra oltre a procurarsi un caldo giaciglio, un fucile per cacciare e un modo per potersi lavare. Dedica gran parte del suo tempo allo studio e alla lettura: continua a prendere lezioni dal suo vecchio maestro, fino a diventare, grazie alla lettura, più colto di lui e di molti letterati di fama mondiale, diventando un filosofo di fama internazionale conosciuto addirittura da Voltaire. Un altro personaggio fondamentale del racconto è Biagio, fratello minore di Cosimo, che deve la propria importanza per il fatto d’essere l’io narrante delle vicende. All’età della ribellione del fratello, questi aveva appena otto anni, e di conseguenza, nonostante avesse promesso a Cosimo di dargli manforte in qualunque situazione, non aveva avuto il coraggio di abbandonare le comodità familiari, oltre all’episodio in cui Biagio rifiuta di seguire Cosimo sugli alberi, vi sono altre situazioni in cui questi preferisce rimanere nell’ombra piuttosto che emergere (e quindi rischiare) come il fratello. Un altro componente della famiglia dei Rondò è la sorella di Cosimo e Biagio, la primogenita Battista. Un’altra figura importante del romanzo è certamente il barone Arminio Piovasco di Rondò, ovvero il padre di Cosimo, Battista e Biagio. Nel libro viene certamente sottolineata la sua preoccupazione quasi morbosa per la gestione di Ombrosa. La madre, Konradine von Kurtewutz, soprannominata la Generalessa per via del suo carattere estremamente autoritario. Konradine era figlia di un generale tedesco, e dopo la morte della madre, fu costretta a seguire il padre da un accampamento all’altro, acquisendo quella sicurezza di sé e quel modo di comandare che si possono coltivare solamente in un ambiente militare. Un altro personaggio che appartiene alla famiglia dei Rondò. è il cavalier avvocato Enea Silvio Carrega, fratello naturale del barone. L’ultimo personaggio che fa parte della famiglia di Cosimo è l’abate Fauchelafleur, un vecchietto secco e grinzoso di cui la gente lodava il carattere rigoroso e la severità interiore. Un altro personaggio molto importante nella vicenda è Violante, nobile di nascita, che ostenta forse un’eleganza e una pomposità un po’ eccessive. Dal momento che i suoi genitori erano molto impegnati e non potevano badare a lei, Violante era per così dire uno “spirito libero”. Tuttavia Cosimo rimase addirittura colpito da questo atteggiamento di sfida della ragazzina, e forse fu già dal primo giorno che la incontrò che se ne innamorò. Una volta cresciuto, il destino volle fu proprio l’atteggiamento volubile di Violante (che la spingeva a cercare sempre nuovi amanti fra i numerosi pretendenti), che condusse il povero barone di Rondò alla pazzia. Un altro personaggio, che forse ricopre un ruolo solamente secondario, è il brigante Gian dei Brughi, famoso bandito che, si diceva, depredava le campagne circostanti ad Ombrosa. Per ultimo il cane che gli tiene compagnia per molti anni: Ottimo Massimo.







Spazio: La vicenda si svolge principalmente ad Ombrosa, un paese immaginario della riviera ligure; spesso però il luogo della narrazione cambia per spostarsi


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